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Ucraina: 8 marzo di pace e solidarietà a Ostia, Nazionale di sincro arriva al centro federale Fin

Di Redazione |

Roma, 8 mar. – Tremila chilometri in pullman, scappando dalla guerra ma non dai propri sogni. Le ragazze della nazionale di nuoto sincronizzato ucraina varcano il cancello del Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia. Sono circa le 12.15 quando raggiungono il Centro Federale, la prima “Oasi di Pace” dopo le giornate interminabili scandite dalla paura, dall’ansia e dal rumore della guerra. Ad accoglierle il presidente della Federazione Italiana Nuoto (Fin) e del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati Paolo Barelli, che in prima persona si è prodigato per la causa, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali vistosamente emozionata e il presidente del X Municipio Mario Falconi. Insieme a loro, ad abbracciarle e sostenerle, il direttore tecnico della Nazionale di sincro Patrizia Giallombardo e gli azzurri Linda Cerruti, Costanza Ferro, Patrizia Ruggiero e Giorgio Minisini.

“Siamo orgogliosi di accogliere la squadra ucraina, campione del mondo, d’Europa e medagliata olimpica, che sta vivendo il dramma della guerra -dice Barelli-. Aspettiamo nei prossimi giorni altre sette atlete, che ancora non sono riuscite a superare il confine e raggiungere l’Ungheria. Siamo in contatto con loro, nonostante le mille difficoltà; speriamo di poterle recuperare già mercoledì alla frontiera. Speriamo, inoltre, di poter aver qui atleti di altre discipline acquatiche. Difficile che siano uomini di età superiore ai 18 anni, perché non possono uscire dall’Ucraina: tra questi anche il campione Romanchuk, che preferisce rimanere e difendere il suo Paese”.

“Il problema è ovviamente enorme e noi ci siamo subito adoperati per garantire un briciolo di pace ad atlete, ma soprattutto ragazze, che hanno visto interrompersi quella che era la loro normale quotidianità -prosegue il numero uno del nuoto italiano-. Ci stanno arrivando molti messaggi di accoglienza anche di altri sport dopo questa iniziativa. C’è stata subito sintonia con il Presidente della Federazione ucraina; questo gesto fa parte della normalità delle cose legato alla drammaticità della situazione. Non entro nelle questioni politiche, noi ci occupiamo di sport e vogliamo e dobbiamo veicolare sempre un messaggio di pace”.

“E’ una giornata importante all’insegna della solidarietà e dell’accoglienza -sottolinea Vezzali-. Il mondo dello sport ha accolto l’appello lanciato dall’Unione Europea e dal Premier Mario Draghi. Il Centro Federale di Ostia è stato per dieci mesi centro nevralgico per le vaccinazioni e per il rilascio del green pass. Questo a dimostrazione che il presidente Paolo Barelli è sempre attento e puntuale verso temi così sensibili. Le donne ucraine stanno dimostrando una forza incredibile, una grande voglia di lottare e di non arrendersi: è un messaggio che va rimarcato in una giornata come l’8 marzo. Tutto il mondo dello sport sta cercando di andare in un’unica direzione, lanciando un forte messaggio di solidarietà e speranza verso il popolo ucraino”.

LA TESTIMONIANZA DEL TECNICO DELLA NAZIONALE UCRAINA OLESIA ZAITSEVA. “Abbiamo lasciato tutto in Ucraina: affetti, familiari ed amici -racconta il tecnico della nazionale Ucraina Olesia Zaitseva-. Ma dobbiamo fare questo per il nostro Paese e per renderlo orgoglioso di noi. Spero che questa guerra finisca presto. I bombardamenti hanno distrutto la mia città in pochi minuti. E’ un dramma. Ringraziamo l’Italia e la Federazione Italiana Nuoto per questa incredibile opportunità, sono commossa, ora abbiamo negli occhi solo sofferenza invece di sport”.

Parlano infine le gemmelle del bronzo olimpiche con la Squadra. Maryna Aleksiiva: “In questo momento così drammatico per il nostro popolo ci è stata offerta la bella possibilità di allenarci al meglio e nelle migliori condizioni in Italia in vista dei campionati europei di Roma. I nostri familiari sono rimasti lì, ma sanno che adesso siamo in un posto sicuro e felice. Noi ci alleniamo principalmente a Kharkiv, anche se non tutte veniamo da lì. Ci sono ragazze provenienti anche da altre città”. Vladyslava Aleksiiva aggiunge: “Vogliamo ringraziare l’Italia e il presidente Paolo Barelli che si è adoperato per ospitarci, senza pensarci su. Questa accoglienza e il vostro supporto ci trasmettono emozioni incredibili”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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