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Modica, omicidio di Beppe Lucifora: per la Corte d’assise l’assassino non è il carabiniere Davide Corallo

Assolto in primo grado l'ex militare che è stato così scarcerato dopo quasi due anni di carcere

Di Redazione |

La Corte di Assise di Siracusa ha assolto con la formula «per non avere commesso il fatto» Davide Corallo, il carabiniere accusato di avere ucciso il cuoco modicano Peppe Lucifora, il 10 novembre del 2019.

Disposta contestualmente l’immediata scarcerazione. Corallo, era stato arrestato il 15 giugno del 2020. L'uomo era andato a giudizio scegliendo il rito abbreviato, condizionato alla testimonianza probatoria di due professionisti, il medico legale Michele Salva e Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma.

La pubblica accusa, rappresentata dal pm Francesco Riccio, aveva chiesto la condanna di Corallo a 16 anni di reclusione. Peppe Lucifora venne trovato senza vita nella sua abitazione del quartiere Dente a Modica e secondo le prime risultanze del medico legale e del tossicologo forense, emerse che l’uomo era stato strangolato senza opporre nessuna resistenza.

Per i periti della difesa, non ci sarebbe stato alcun elemento scientifico sul corpo della vittima che provasse la responsabilità dell’ex carabiniere. Le tracce di dna di Corallo, trovate nello scarico del lavandino, non sarebbero databili e riconducibili all’ora in cui sarebbe stata compiuto il delitto.   

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