lirica
Al Massimo di Palermo “Simon Boccanegra” con Domingo
Al debutto domani sera, accanto al tenore star c'è Anastasia Bartoli, figlia d'arte
Di padri in figli. E’ la parola d’ordine per questa edizione di «Simon Boccanegra» di Verdi, al debutto al Teatro Massimo di Palermo domani sera alle 20,00. La star assoluta è Placido Domingo, per la sua prima volta a Palermo, inseguito dai fan, tormentato dai selfie, protetto ma mai abbastanza dalla moglie Marta Ornelas, soprano messicano e poi regista d’opera che ha rinunciato alla carriera per crescere i figli, una donna forte e determinata come si conviene alla moglie di un uomo di cotanto successo.
Se Domingo canta il ruolo amatissimo di Simone, il più bel ruolo che Verdi ha scritto per la vocalità baritonale, il tenore è Arturo Chacon Cruz (Gabriele Adorno), che ha iniziato la sua carriera vincendo un concorso fondato da Domingo che in lui vede il suo erede. La vocalità è simile, forse anche il carattere e la fisicità. E con Chacon Cruz, Placido Domingo salirà sul podio per dirigere una «Noche Espagnola», martedì 1 marzo, un concerto per tenore, orchestra e ballerina di Flamenco, sarà una festa spagnola che svelerà il grande feeling tra il tenore e Domingo.
Ma c'è anche il soprano che interpreta Amelia Grimaldi, Anastasia Bartoli, figlia di Cecilia Gasdia, che sarà in teatro domani sera per applaudire la figlia. «Anche per me è la prima volta a Palermo- ha detto il giovane soprano- canterò il ruolo nella stessa edizione con la regia e le scene di Silvano Bussotti che mia madre fece negli anni 90 a Torino. Pensate che indosserò il suo stesso costume. Si ci sono aspetti del carattere e della voce che mi legano molto a mia madre. Lei era una campionessa di sci e io facevo paracadutismo, ho 500 lanci all’attivo, ma ho fatto anche la sommelier, prima di decidere. Poi ho studiato con mia madre e al conservatorio di Verona. Il mio percorso è iniziato con Rossini, poi finalmente Verdi. Oggi sono entusiasta di cantare con Domingo, un tenore da 12 Grammy Awards, e Amelia è un ruolo morbido, molto lirico. Si, ho mia madre alle spalle, che ha percorso la mia stessa strada, questa è una gran fortuna, ma lei è anche sovrintendente dell’Arena di Verona, e in questo ruolo non mi agevola certo.» COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA