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Covid: Omicron scombina carte Salone Mobile, 60esima edizione slitta a giugno/Adnkronos

Di Redazione |

Milano, 17 gen. La decisione era inevitabile eppure lo slittamento da aprile a giugno del Salone del Mobile di Milano, tra le manifestazioni cardine per l’Italia e per l’intera filiera del design internazionale, era nell’aria da giorni. La 60esima edizione si farà, assicura la presidente Maria Porro, e nel formato tradizionale, ma il cda di FederlegnoArredo Eventi, che organizza l’evento, ha convenuto di farla slittare di un paio di mesi, per la precisione dal 7 al 12 giugno, causa Covid. Una scelta travagliata quella di rinviare la kermesse, che con la sua macchina coinvolge non solo gli addetti ai lavori ma anche l’intero territorio lombardo e nazionale (basti pensare che a settembre il Supersalone, l’evento speciale del Salone del Mobile ha raggiunto oltre 60mila presenze da 113 paesi) ma necessaria per consentire a espositori, visitatori e all’intera community dell’arredamento e del design “di sfruttare al meglio e in piena sicurezza le potenzialità di una rassegna che quest’anno si presenterà ricca di novità” come osserva la stessa Porro.

L’edizione di giugno segna inoltre il 60esimo anniversario della kermesse, e anche per questo, si è preferito giocare la carta della prudenza. FederlegnoArredo Eventi, assieme a Fiera Milano, ha concordato le nuove date con l’obiettivo, soprattutto, di garantire alle aziende che prendono parte all’evento tutto il tempo necessario per progettare al meglio la propria presenza in fiera, visto che il Salone richiede settimane e mesi di preparazione. Nell’incertezza della situazione pandemica legata alla variante Omicron e alla piena della quarta ondata che il Paese sta attraversando, la decisione degli organizzatori non poteva essere che preservare la forte presenza di espositori e operatori stranieri, da sempre il punto di forza del Salone.

Troppo prematuro, del resto, tornare ad aprire le porte di Rho ad aprile, con i numeri legati ai visitatori internazionali che rischiavano di essere dimezzati per via delle restrizioni dettate dal Covid. A riassumere il concetto è Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo: “Preservare il valore internazionale del Salone del Mobile – spiega – la fiera del design più importante al mondo che ha proprio nell’export il suo core business, significa consentire alle nostre aziende di incontrare clienti già acquisiti e potenziali, creando i presupposti affinché le nostre esportazioni continuino a crescere”. La buona notizia, comunque, è che il Salone si farà. Con lo stesso ottimismo e la stessa voglia di dar lustro all’Italia visti in scena l’anno scorso, come evidenzia Luca Palermo, che di Fiera Milano è amministratore delegato e direttore generale, convinto che negli spazi espositivi, tra gli stand del Salone, “ci sarà l’Italia del presente e del futuro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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