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Acireale, in vendita il castello dei Pennisi di Floristella: fu la villa del Padrino parte III
Costruito sul finire dell’800, lo straordinario edificio in stile neogotico è circondato da un parco di 8.500 metri quadri. Sul mercato con un prezzo stimato in 6 milioni di euro
In Sicilia è in vendita il castello che fece da sfondo ai film "Il Padrino – Parte III" del regista Francis Ford Coppola, interpretato da Al Pacino, e "Un bellissimo novembre" di Mauro Bolognini con Gina Lollobrigida. Costruito sul finire dell’Ottocento, il maniero della nobile famiglia Pennisi di Floristella è un’esclusiva residenza privata che Sotheby's International Realty ha messo sul mercato con un prezzo stimato in 6 milioni di euro.
Costruito sul finire dell’800, il castello ubicato ad Acireale (Catania) un pregevole esempio di eclettismo, caratteristico dell’architettura dell’epoca, in stile neogotico. Il suo ingresso principale, da piazza Pennisi, si apre su un viale contornato da una duplice fila di palme washingtonia di alto fusto che lascia intravedere la sua suggestiva imponenza. Alla fine del viale il busto scultoreo in marmo del barone Agostino Pennisi di Floristella (colui che fece costruire il castello), si innalza su una colonna attorniato dalle palme. Il peculiare prospetto ruotato di circa 55° in senso orario, cattura l’attenzione per la sua bellezza e le sue rilevanti caratteristiche architettoniche. L’elegante drappeggio di merlature guelfe sulla parte sommitale e gli archi ogivali tipici dell’arte gotica, gli infondono un’immagine fiabesca.
Il complesso si compone di tre edifici congiunti posti su due livelli, con due torri a pianta rettangolare in posizione simmetrica; ai lati delle torri si trovano due corpi ad una sola elevazione, in stile medievale di ispirazione normanna. L’elegante portico a tre arcate spalanca l’accesso alla bellissima scala monumentale di marmo pregiato che si biforca ai lati e conduce al primo piano dove, sulla parete centrale, spicca il ritratto autorevole del barone. Il soffitto della scala è a cassettoni in legno con l’iniziale del cognome della famiglia e lo stemma gentilizio a motivi alternanti. Tutto il piano è definito da confortevoli camere da letto e da ampi saloni con alti soffitti che si susseguono uno dopo l’altro fino alle opposte estremità prospicienti le due terrazze ognuna di 130 metri quadrati.
Un imponente camino con l’iniziale del cognome della famiglia, domina il salone di rappresentanza illuminato da cinque grandi finestre bifore ornate da colonnine, che prospettano l’elegante parco di mq.8500 circa ricco di alberi e cespugli nelle essenze tipiche della flora ionica-etnea.
L’arte pittorica pullula nell’appartamento attraverso i quadri del pittore Paul Pennisi, nipote del Barone. I suoi paesaggi geometrici e gli sfondi bizantini nei colori dell’oro e del blu, trasmettono intense emozioni. Il piano rialzato è costituito da un unico appartamento anch’esso definito da camere da letto, servizi e saloni di rappresentanza, dodici ambienti in tutto.
L’imponente baluardo, custodisce al suo interno una cappella di particolare pregio architettonico dedicata al Battista, impreziosita dagli affreschi di Giuseppe Sciuti. Le sue volte con il blu del cielo stellato e i santi raffigurati creano un clima di grande spiritualità e il silenzio che vi regna invita alla trascendenza.
Il fascino dei suoi anni intrisi di storia e di emozioni è vivo ancora oggi, con la sua superba regalità ha resistito al terremoto del 1908 e ai bombardamenti del secondo conflitto mondiale da parte degli inglesi, il cui intento era quello di colpire l’esercito tedesco che poco prima della guerra lo aveva requisito per farne un insediamento logistico e di rappresentanza, dove furono presenti numerosi dei suoi alti esponenti.