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Consulta: dal green pass al titolo quinto, un anno di passi avanti della giustizia italiana (5)
Indicative le pronunce in materia di ambiente e paesaggio.
Illegittima la sanatoria regionale delle dighe, costruite in violazione dell’autorizzazione paesaggistica, secondo la sentenza numero 201 del 28 ottobre. La Consulta in questa sentenza dichiara l’incostituzionalità dell’articolo 11 della legge veneta n. 23/2020 con cui “la Regione aveva consentito ai proprietari o ai gestori di dighe precedentemente ‘non denunciate’ o ‘realizzate in difformità dai progetti approvati’ di regolarizzarle”.
Inoltre ’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 1” della medesima L.R. veneta, “nella parte in cui prevede che l’ambito applicativo della legge sia limitato agli sbarramenti ed ai manufatti di qualsiasi tipo e forma in alveo e fuori alveo, anche temporanei, che non superino i 15 metri di altezza o che determinino un volume di invaso non superiore a 1.000.000 di metri cubi, invece che agli sbarramenti ed ai manufatti di qualsiasi tipo e forma in alveo e fuori alveo, anche temporanei, che non superino i 15 metri di altezza e che determinino un volume di invaso non superiore a 1.000.000 di metri cubi”. Ciò, comunque, “pur ribadendo la competenza delle Regioni in materia di opere di sbarramento idrico di minori dimensioni”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA