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La cannabis light , una risorsa naturale molto versatile

Di Paolo Guarnaccia* |

La canapa (Cannabis sativa L.) è ritenuta una risorsa naturale di grande versatilità e con un’ampia gamma di applicazioni: dalla parte esterna del fusto si ottiene una fibra di ottima qualità per l’industria tessile e quella delle corde e come fonte di cellulosa per la fabbricazione della carta; dalla parte interna, il canapulo, si producono pannelli isolanti per la bioarchitettura e compositi naturali per le bioplastiche; dalla spremitura a freddo dei semi si ottiene un olio ricco in acidi grassi essenziali con un ottimale rapporto omega-3/omega-6, dalle proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antinfiammatorie. La pianta di canapa è, inoltre, una fonte inestimabile di composti bioattivi, dalle importanti proprietà farmacologiche e nutraceutiche, che si trovano all’interno dei tricomi ghiandolari delle infiorescenze femminili dove viene secreta e accumulata una resina oleosa costituita da metaboliti secondari quali i terpeni e i cannabinoidi.  L’interesse per l’uso terapeutico della Cannabis e dei suoi derivati è in aumento poiché la letteratura scientifica ne supporta l’efficacia e le applicazioni per diverse patologie. Si può ricorrere a questa possibilità quando si debbano alleviare dolore, oncologico e no, o disturbi cronici associati a sclerosi multipla o a lesioni del midollo spinale. Può essere indicata per far fronte ad alcuni effetti avversi di chemio, radio o di alcune terapie per l'Hiv. Può essere prescritta anche per malattie reumatiche, come artriti, osteoartrosi e fibromialgie, e per diverse neuropatie. Inoltre, è efficace come stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia o in pazienti oncologici; allo stesso scopo può essere prescritta a pazienti con Aids.  Infine, la canapa a uso medicinale può essere impiegata per abbassare la pressione arteriosa in caso di glaucoma che resiste alle terapie convenzionali, per ridurre i movimenti involontari, del corpo e facciali, nella sindrome di Gilles de la Tourette, per l’epilessia, l’Alzheimer e la ipotizzata azione dei fitocannabinoidi nel bloccare la crescita tumorale. *Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Università di Catania  

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