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Dalla moda etica alla formazione, due storie di inclusione

Di Redazione |

Roma, 30 nov. Dalla moda etica alla formazione di giovani con disabilità. Progetto Quid e Valemour sono due delle iniziative raccontate nel corso di ‘L’Oréal For The Future Day’, evento di L’Oréal Italia dedicato alla sostenibilità ambientale e sociale.

Anna Fiscale, fondatrice e presidente di Progetto Quid, racconta: “Nasce dalla volontà di creare opportunità di inserimento lavorativo per persone fragili in particolare donne che provengono da situazioni di violenza, persone che escono da percorsi di dipendenza o carcerazione, richiedenti asilo o con invalidità che in Quid producono capi di abbigliamento e accessori a partire da tessuti di rimanenza o eccedenza delle grandi aziende. Un bell’esempio di inclusione sociale”. Il progetto ha trovato “sinergie su valori comuni” con L’Oreal e “da 2-3 anni siamo a tutti gli effetti dei fornitori etici di merchandising – spiega Fiscale – siamo molto felici di questa collaborazione che ci permette di andare avanti con il nostro lavoro”.

Valemour è un modello di formazione al lavoro per giovani con disabilità intellettiva. “E’ un link tra mondo profit e no profit, nato dall’unione da due parole ‘vale’ e ‘glamour’ e nel tempo si è trasformato per diventare un generatore di impresa che nasce per favorire l’inserimento lavorativo di persone disabili intellettive”, spiega Marco Ottocento, imprenditore sociale e fondatore di Valemour. Dal 2017, poi, il rapporto con L’Oreal “che ha messo a disposizione degli spazi nello stabilimento di Settimo Torinese per gestire una commessa che era allocata all’esterno”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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