l'allarme
Green Pass, Italia a rischio blocco porti e autotrasporti da venerdì
Parte da Trieste la rivolta contro la carta verde. Intanto nelle farmacie caccia al tampone, impennata di richieste e prenotazioni
Italia a rischio blocco. Parte da Trieste la rivolta contro il Green pass, allarme per gli autotrasportatori. Allarme per il blocco dei porti contro l’obbligo di Green pass annunciato per venerdì a Trieste e anche "in quasi tutti gli altri" dal portavoce dei portuali del capoluogo friuliano Puzzer. "Tamponi gratis? L’unica apertura è togliere il Green passi", dice all’Huffington Post. Alcune aziende portuali, a partire da Genova, sono pronte a pagare i tamponi ai lavoratori per evitare il blocco. "Lo Stato si piega a un ricatto inaccettabile, affrontare e trattare la vicenda dei portuali di Trieste come un problema di ordine pubblico rappresenta un errore clamoroso", dice il presidente di Federlogistica.
«Si sta determinando una situazione per cui si rischia che il 15-16 ottobre il trasporto in Italia si blocchi": dal ministero «non abbiamo risposte» e «se questo atteggiamento proseguirà e non uscirà un chiarimento, può succedere di tutto». Così il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, interpellato dall’ANSA sull'obbligo del green pass sui posti di lavoro. «Se gli autotrasportatori esteri potranno venire in Italia senza il green pass e questo verrà invece imposto alle imprese italiane – aggiunge – stiamo valutando di invitare le imprese a fermare i camion. Ci auguriamo di no, ma ne stiamo discutendo».
«Siamo in contatto con il Ministero (delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ndr.), abbiamo anche mandato dei documenti, ma non abbiamo risposte. Non sappiamo assolutamente nulla», spiega Uggè. La strada da seguire, secondo il presidente di Conftrasporto, è quella di "continuare con il protocollo sulla sicurezza» usato nella prima fase della pandemia e «introdurre la parità di trattamento». «Se all’inizio della pandemia, quando i morti erano 946 al giorno e il rapporto contagiati/tamponati oltre il 40% noi per non fermare l’Italia abbiamo fatto il protocollo con il Ministero con il risultato che l’Italia non si è fermata, perché non andare avanti con quel protocollo oggi che i morti sono un decimo e il rapporto contagiati/tamponati allo 0,8%?», si chiede Uggè, che evidenzia anche il «problema dei trasportatori esteri».
L’associazione sindacale Fisi, federazione sindacati intercategoriali, ha proclamato uno sciopero dal 15 ottobre al 20 ottobre contro il green pass in tutti i settori pubblici e privati. L’astensione riguarda anche i lavoratori della Giustizia. Il servizio di accettazione degli atti per la notificazione e esecuzione e il loro successivo espletamento potrebbe subire ritardi. «Per evitare inutili assembramenti – si legge in una nota – si consiglia di chiedere l'accettazione soltanto di quegli atti scadenti processualmente nella stessa giornata o nelle 48 ore successive».
Intanto nelle farmacie è caccia al tampone con impennata di richieste. Il numero di prenotazioni e richieste di tamponi per avere il Green Pass è cresciuto in questi giorni. Tanto che molte farmacie stanno aumentando l’approvvigionamento di tamponi e il numero di persone abilitate ad eseguirli, tra cui infermieri professionali spiega Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, che precisa però che "l'obiettivo delle farmacie è vaccinare contro il Covid, e non fare i tamponi». A Bologna le agende delle farmacie sono già piene di appuntamenti fino a dicembre, e anche a Napoli si è vista un’impennata di richieste per sottoporsi a tamponi in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass sui luoghi di lavoro. Un aumento di richieste rilevato un pò in tutta Italia, ma a cui le farmacie si dicono pronte a far fronte, come si legge sul sito di Federfarma.
«La domanda è aumentata, le farmacie si stanno organizzando per far fronte alle richieste – rileva il presidente di Federfarma, Marco Cossolo – Le farmacie si sono rese disponibili ad effettuare i tamponi fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, anche prima della norma che ne stabilisse un prezzo calmierato. Al protocollo di intesa hanno aderito 7.500 farmacie su 9.000 e in questi giorni sono prevedibili ulteriori adesioni». I dati raccolti mostrano che a Bologna le agende delle farmacie sono già piene di appuntamenti fino a dicembre, e molte persone preferiscono prenotare nelle prime fasce orarie della giornata, prima di recarsi al lavoro.
A 48 ore dall’obbligo di esibizione del green pass nei luoghi di lavoro, impennata nelle prenotazioni dei tamponi nelle farmacie liguri, oltre che per il vaccino. Secondo Federfarma, moltissime persone hanno prenotato le sedute per i temponi da oggi fino a dicembre considerando di investire circa 450 euro, al netto delle piccole agevolazioni sui 'pacchettì che vengono applicate da talune farmacie. Stamani lunghe code sono segnalate davanti a molte delle farmacie liguri.
"Nessuna emergenza", al momento, sul fronte tamponi in farmacia a Palermo e provincia. Ad assicurarlo è il segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma Roberto Tobia. "Le farmacie che offrono il servizio sono pronte a soddisfare le richieste, avendo a disposizione un sufficiente numero di tamponi e personale dedicato – spiega – Solo in alcuni limitati casi è stato raggiunto il numero massimo di prenotazioni per la giornata di oggi, ma è possibile sottoporsi a tampone negli spazi successivi disponibili e al momento risulta che nella maggior parte delle farmacie aderenti all’iniziativa vi siano ancora turni liberi". Tuttavia, in vista del prevedibile aumento delle richieste, Federfarma invita a prenotare il tampone. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA