Esteri
In Austria il diplomatico Schallenberg per il dopo-Kurz
Il nuovo cancelliere, dopo lo scandalo che ha travolto il suo predecessore, guiderà l’indebolita coalizione Popolari-Verdi
A meno di 24 ore dall’annuncio delle dimissioni di Sebastian Kurz dopo lo scandalo di corruzione che lo ha travolto, l’Austria ha un nuovo cancelliere. Il presidente Alexander van der Bellen ha nominato stasera come capo del governo di Vienna il ministro degli Esteri uscente Alexander Schallenberg, indicato come suo successore proprio da Kurz. Una designazione subito approvata dal vice cancelliere Werner Kogler, leader dei Verdi, che insieme ai conservatori del Partito popolare (Oevp) continueranno a comporre la coalizione di governo dopo aver ottenuto il passo indietro di Kurz. «Questa crisi di governo è finita», ha detto il capo dello Stato austriaco, ringraziando il cancelliere uscente per un passo indietro che ha «evitato danni alla Repubblica». Parlando alla nazione, van der Bellen si è scusato per «l'immagine che la politica ha dato» in questi giorni, lamentando che la fiducia nelle istituzioni è stata «ancora una volta profondamente scossa». Ma ora, ha aggiunto, «il lavoro per il nostro Paese può andare avanti». Il giuramento di Schallenberg è fissato già domani.
La crisi lampo era apparsa in via di risoluzione già in mattinata, quando Schallenberg si era recato al palazzo presidenziale di Vienna, parlando di «un compito e un momento estremamente impegnativo, non facile per nessuno di noi». Ma in questa situazione, ha aggiunto, «penso che stiamo mostrando un incredibile livello di responsabilità per questo Paese». Il 52enne diplomatico di carriera – divorziato e padre di quattro figli – avrà ora il delicato compito di ricostruire l’immagine dell’esecutivo, pesantemente danneggiata dallo scandalo scoppiato quattro giorni fa, nonostante l’autodifesa di Kurz, che ha definito «false» le accuse nei suoi confronti. «Sono felice che ci sia la possibilità di aprire un nuovo capitolo nel lavoro del governo di coalizione», ha dichiarato dal canto suo Kogler, definendo le ultime, travagliate giornate come «un test» per tutto l’esecutivo. «Facciamo la cosa giusta e pensiamo prima di tutto alla nostra Austria», è stato l’appello del leader dei Verdi. Secondo gli analisti, la linea dell’esecutivo di Vienna non dovrebbe mutare in modo significativo. La leader dell’opposizione socialdemocratica, Pamela Rendi-Wagner, denuncia anzi l’esistenza di un «sistema Kurz», con una sua permanenza di fatto al potere come «cancelliere fantasma», dopo aver guidato due governi negli ultimi quattro anni. Del resto il politico 35enne, che in questi anni ha battuto tutti i record di precocità nella politica austriaca, diventando nell’ordine il più giovane sottosegretario, ministro degli Esteri e cancelliere, resterà in Parlamento e alla guida dei Popolari austriaci. Già nel 2019 Kurz era riuscito a superare la crisi che aveva portato alla caduta del suo primo governo, facendosi rieleggere dopo il cosiddetto 'Ibiza-gatè, lo scandalo di corruzione che aveva travolto i suoi alleati dell’epoca, l'estrema destra del Partito della Libertà (Fpoe). COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA