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Placido Domingo dirige il “Rigoletto” in Sicilia

Due le recite previste, l’11 e il 13 agosto, al teatro Antico di Taormina per il Bellinifest

Di Redazione |

Per la prima volta Placido Domingo dirige in Sicilia, «Rigoletto», il capolavoro di Verdi che il tenore ha cantato lungo tutta la sua straordinaria carriera nel ruolo del duca di Mantova. Due le recite previste, l’11 e il 13 agosto, al teatro Antico di Taormina per il Bellinifest. Domingo era stato in Sicilia molti anni fa, «a Vizzini- racconta il tenore, che già da molti anni si è dedicato alla direzione – stavo girando il film di «Cavalleria Rusticana» per la regia di Franco Zeffirelli, era un’esperienza magica, anche perché i colori, il mare mi ricordavano molto da vicino la mia Spagna». 

«Sono determinato a tornare qui – racconta Domingo –, voglio di nuovo cantare Bellini e sono fiero di essere nella terra di eccellenti tenori come Giuseppe Di Stefano, di cui ricordiamo i 100 anni dalla nascita e poi Giuseppe Anselmi, che rivaleggiò con Caruso ed era talmente amato in Spagna che nella mia Madrid, al Real Teatro viene custodito il suo cuore in una preziosa teca».   Il Bellininfest quest’anno ha un programma articolato che culminerà a fine settembre con «Norma», regia di Davide Livermore. Leo Nucci è Rigoletto, ruolo che affronta per la 549° volta, un personaggio quasi simbiotico per il baritono più celebre nel mondo, ma in questo caso Nucci firma anche la regia, con l’intenzione di bypassare la censura che nel 1851 aveva impedito che il protagonista fosse quello del romanzo «Le roi s'amuse» di Victor Hugo. Un re non poteva essere descritto come un debosciato e fu prontamente mutato dal librettista Francesco Maria Piave nel duca di Mantova. Il tenore sarà Stefan Pop, mentre nei panni di Gilda canta la giovanissima palermitana Federica Guida. Anastasia Boldyreva sarà Maddalena e Antonio Di Matteo è Sparafucile. «Rigoletto – afferma Leo Nucci – è forse l'opera più perfetta dal punto di vista drammaturgico. Il finale è geniale. Rigoletto, come scrive Verdi, che lo chiama Tribolé, proprio come in Hugo, è un personaggio rancoroso, odia tutti per le sue disgrazie, odia il re e gli altri uomini perché non hanno la gobba». A Placido Domingo, a Leo Nucci e al capo ufficio stampa Caterina Andò, verrà assegnato quest’anno il Bellini d’oro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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