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HALLOWEEN E LA GODURIA DELLE MARATONE DI FILM HORROR… MENTRE I MORTICINI CI PROTEGGONO…

Di OTTAVIO CAPPELLANI |

Halloween o Festa dei Morti? Perché non entrambi? Si sa che due è meglio che uno e nessuno impedisce di mettere le rame di naposi o le ossa dei morti nel sacchetto di dolcetto o scherzetto. Io non credo che i nostri morticini stiano lì a giudicarci o a manifestare su una nuvola con i cartelli “giù le mani dalle tradizioni italiane”.

Se la festa dei morti è una delle celebrazioni sacre più importanti e significative, Halloween entrata nella cultura pop italiana soprattutto grazie ai film della serie inventata da John Carpenter: non perdetevi l’ultimo capitolo, in questi giorni al cinema, con il ritorno della protagonista principale Jamie Lee Curtis. Anzi, non perdetevi la serie tutta, undici film dal 1978 a oggi, anche perché pare che il meteo non sarà tanto clemente e le maratone horror in casa condite da junk food sono uno spasso per chi le apprezza, e perché gli “Halloween” rappresentano l’evoluzione del costume e dell’immaginario “pop” degli ultimi quarant’anni. A maggior ragione adesso, epoca in cui l’immaginario anni ‘80, grazie anche a serie come “Stranger Things” e a film come “Ready Player One”, sta tornando prepotentemente di moda (ma le sneackers, i jeans, la t-shirt e la camicia a scacchi sono mai passate di moda realmente?).

Halloween o Festa dei Morti quindi? Ricordiamo innanzitutto che il significato di Halloween è “Festa degli spiriti sacri” per niente diverso da “Ognissanti”. Per qualche ragione, in tutte le culture, questo sia il periodo dell’anno in cui il mondo dei trapassati e quello degli ancora vivi si sfiorano (a proposito, guardate il bellissimo film, italiano, “Tito e gli Alieni” di Paola Randi, nelle vostre maratone di film, insieme al bellissimo “Contact”), entrano per un attimo in contatto.

Halloween o Festa dei morti che sia, quello che importa è che in questi giorni, dai dolci alle visite ai cimiteri, dalle zucche intagliate ai film, dall’atmosfera in cui le giornate si accorciano e l’uomo combatte il buio con le luci colorate, è difficile non credere che i nostri morti non siano poi così morti. E che quando fa buio cercano di proteggerci.   

       

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