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MIRALLES. PERPETUUM MOBILE
(Milano, 30 giugno 2020) –
In occasione del 20° anniversario dalla scomparsa, una mostra celebra l’architetto catalano e dimostra i benefici ambientali di una progettazione con materiali naturalmente rinnovabili che crescono abbondanti
Milano, 30 giugno 2020 – Mobile è il nome della mostra promossa dalla Fundació Enric Miralles e curata da Benedetta Tagliabue e Joan Roig i Duran per celebrare il lavoro dell’architetto catalano Enric Miralles in occasione del ventesimo anniversario dalla sua scomparsa.
Nata in seguito a un’intensa attività di ricerca e grazie a un dialogo intimo con American Hardwood Export Council (AHEC) che ha portato alla riproduzione di nove pezzi, Perpetuum Mobile mostra il lato meno noto di Enric Miralles quale designer di arredi. L’ultima casa dell’architetto a Barcellona era un vecchio magazzino i cui muri sono stati abbattuti per creare un open space dove Miralles ha immaginato una casa in movimento e dove anche i mobili non avevano un luogo o una forma stabili, ma potevano essere spostati o modificati a seconda delle esigenze del momento in visione contemporanea dello spazio.
La mostra, al Disseny Hub fino al 29 agosto, ospita più di 20 pezzi, tra cui i tavoli ‘Inestable’, ‘Dolmen’, ‘Troncs’ e ‘Tropical’, la mensola ‘Lelukaappi’ ispirata al lavoro dell’architetto Alvar Aalto, diverse sedie utilizzate in progetti come il Parlamento scozzese o la sede del Círculo de Lectores a Madrid, nonché lampade inedite, che Miralles aveva iniziato a progettare ma che ha lasciato incompiute.
Il design originale di ciascun pezzo è rimasto inalterato con solo qualche aggiornamento tecnico (es: nuove cerniere) mentre sono statti aggiornati i materiali adoperando una selezione di quattro specie sottoutilizzate di latifoglie Americane quali la quercia rossa, l’acero, il ciliegio e il tulipier scelti per le loro credenziali estetiche, prestazionali e ambientali.
Dall’applicazione del Life Cycle Assessment (LCA) emergono i benefici ambientali di una progettazione con materiali naturalmente rinnovabili che crescono abbondanti. Se aggregati, i sette pezzi di Perpetuum Mobile in cui il legno di latifoglie americano è il materiale predominante, sono più che carbonio neutrali. Il potenziale totale di riscaldamento globale (GWP) – spesso indicato come “impronta di carbonio” – dei pezzi è meno di 223 kg di CO2 equivalente. La neutralità di carbonio è ottenuta perché il carbonio immagazzinato nel legno utilizzato per i progetti, sommato a una piccola compensazione dovuta all’utilizzo dei rifiuti di processo per la produzione di energia, supera tutte le emissioni di carbonio accumulate durante estrazione, lavorazione e trasporto delle materie prime, produzione e consegna dei progetti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA