immigrazione
Lampedusa, j’accuse del sindaco Martello: «Le fake news dei sovranisti affossano l’isola»
L'intervento al Conference of Cities for a Welcoming Europe in corso a Palermo
«Oggi parlare di migrazione è un’azione da eroi. Quando si cavalca in maniera esagerata un certo populismo che si diffonde in Europa la conseguenze è che chi parla del fenomeno senza spot è oggetto di minacce di morte. C'è gente pagata dai sovranisti per diffondere fake news che danneggiano l’isola e affossano l’intera economia di Lampedusa».
E’ l’atto d’accusa del sindaco di Lampedusa, Totò Martello, intervenuto stamani alla due giorni 'From the Sea to the City – A Conference of Cities for a Welcoming Europè, in corso a Palermo.
Alla manifestazione è intervenuto anche il sindaco di Leoluca Orlando: «Ringrazio tutte le ong che rivolgono i loro sforzi a salvare vite umane in mare, dove non c'è differenza tra pescatori e profughi. Attualmente si discute delle quote, perdiamo tempo e mentre discutiamo di questo le persone muoiono in mare». A dirlo è stato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, intervenendo alla due giorni 'From the Sea to the City – A Conference of Cities for a Welcoming Europe, in corso nel capoluogo siciliano. Un’iniziativa che mette insieme sindaci europei, rappresentanti delle città e società civile di tutta Europa per dimostrare che una nuovo politica di accoglienza è possibile. «C'è un’unica razza umana e otto miliardi di identità -ha proseguito il primo cittadino-. A Palermo siamo passati dalla legalità della legge a quella dei diritti. Oggi Palermo è una città razzista, perché difendiamo unica razza esistente, la razza umana, andando contro ogni discriminazione e genocidio. Per rispettare gli esseri umani le persone devono diventare visibili, io ho appena dato la residenza anagrafica a tutti coloro che lavorano a Palermo. La parola 'migrantè è bruttissima, evoca separazione e spiana la strada all’intolleranza. La sicurezza di uno Stato democratico – ha concluso – passa dalla garanzia dei diritti umani».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA