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Calcio: Scudetto Roma, 20 anni fa Totti, Capello e Batistuta regalano il terzo titolo ai giallorossi (2)

Di Redazione |

Subito dopo aver assistito al trionfo dei biancocelesti, Franco Sensi, allora presidente della Roma, mise mano al portafoglio desideroso di regalare alla sponda romanista del Tevere un titolo che mancava da 18 anni. In poco tempo alla corte di Fabio Capello arrivarono Walter Samuel, Jonathan Zebina, Emerson e il ‘colpaccio’ Batistuta. Una piazza calda come Roma aveva finalmente l’organico per puntare in alto. A suonare la carica è ‘Pluto’ Aldair, che ad inizio stagione commenta così il successo della Lazio: “non ho sofferto tanto per il loro scudetto. Penso alle facce che faranno loro quando lo vincerò io. Cioè quest’anno”. Mai profezia fu più vera.

Più forti di tutti anche dei rivali storici della Juventus, contro i quali il 6 maggio 2001 la Roma giocò la partita chiave per lo scudetto. Capello e i suoi si presentano a Torino con sei punti di vantaggio sulla Vecchia Signora, ma dopo appena 6 minuti sono già sotto 2-0. Sembra l’inizio di un incubo, la solita storia che si ripete, se non fosse che Don Fabio al 33esimo della ripresa fa quello che nessuno si aspetterebbe: fuori capitan Totti e dentro Hidetoshi Nakata. Il giapponese segna il gol del 2-1 con uno splendido tiro da fuori e propizia il 2-2 targato Montella, lesto nell’approfittare della respinta maldestra di Van der Sar. La consapevolezza acquisita in quella partita ha spianato la strada verso un successo storico, che a distanza di 20 anni è ancora vivo nella mente di tutti i giallorossi presenti quel giorno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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