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Dialogo su Adriano Olivetti, un uomo fuori dal comune

Di Redazione |

(Milano 8 giugno 2021) – I suoi valori e i suoi principi: benessere materiale e spirituale del lavoratore.

Lunedì 14 giugno, ore 18.00

È il 1908 quando nasce ad Ivrea quella che diventerà, nel corso degli anni, una delle aziende italiane più importanti a livello mondiale: la Ing. C. Olivetti & C. La fabbrica di macchine da scrivere fondata da Camillo Olivetti e portata avanti da suo figlio Adriano si distingue sin dal principio per l’attenzione alla tecnologia, all’innovazione, ed al design, per la portata internazionale ed una spiccata attenzione e sensibilità verso gli aspetti sociali del lavoro. Parlare della storia di Olivetti significa mettere in risalto quei meccanismi e quelle relazioni tra aziende che hanno segnato l’andamento di un’intera epoca sotto il profilo economico e culturale. Adriano Olivetti elaborò un pensiero del tutto originale e insolito, in cui l’attività di impresa non doveva assicurare soltanto buoni profitti, ma anche favorire lo sviluppo sociale, culturale e umano di chi ci lavorava, rispettando ogni individualità, talento e aspirazione. È così che il celebre imprenditore italiano riuscì a creare, nel secondo dopoguerra italiano, un’esperienza di fabbrica unica al mondo, in un periodo in cui si fronteggiavano capitalismo e comunismo. Secondo la concezione di Olivetti il fine dell’impresa non è riconducibile esclusivamente al puro profitto. L’impresa nasce infatti per allargare il proprio sguardo sul mondo e si sviluppa per poter ridistribuire gran parte dei profitti facendoli ritornare alla comunità circostante. E ciò non solo attraverso il semplice aumento dei salari, ma promuovendo in tutti i suoi aspetti -materiali e spirituali- l’armonico sviluppo dell’essere umano. La fabbrica esiste, innanzitutto, per creare e diffondere al proprio interno e nella realtà circostante una sempre migliore qualità di vita.

È importante mettere in evidenza la grande esigenza, in questo momento storico del nostro paese, di riscoprire l’insegnamento di Adriano e Camillo Olivetti e di tutta la grande storia olivettiana.

A proposito di centro Studi Borgogna

Nata nel 2017 da un’idea dell’Avv. Fabrizio Ventimiglia, il Centro Studi Borgogna è una Associazione di Promozione Culturale che opera come un laboratorio giuridico e di idee per promuovere la cultura del diritto, ispirandosi ai principi di etica, onestà e legalità, nell’ottica di contribuire al dibattito sulle principali questioni sensibili del nostro Paese. Le attività proposte dal Centro Studi Borgogna si prefiggono diversi obiettivi: promuovere il confronto tra mondi diversi arrivando a trasformare le riflessioni comuni in proposte praticabili; perseguire le finalità di promozione sociale e culturale; contribuire alla formazione dei professionisti nelle discipline giuridiche; promuovere l’amicizia, la cultura, la solidarietà e l’etica sul territorio milanese e nazionale. Al fine di perseguire tali obiettivi, l’Associazione Centro Studi Borgogna organizza conferenze, convegni e momenti formativi di varia natura; crea rapporti di collaborazione e sinergia con Università, Istituti di Ricerca e altri enti aventi finalità scientifiche; promuove la pubblicazione di documenti di approfondimento sui temi di diritto applicato; organizza eventi charity.

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Alessio Masi, Adnkronos ComunicazioneCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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