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**Saman: ragazza pakistana, ‘come lei costretta a sposarmi ma poi ho divorziato’/Adnkronos** (3)

Di Redazione |

(Adnkronos) – Tempo fa, quando la ragazza viveva ancora con il marito, è arrivata anche la Polizia, chiamata dai vicini di casa per le grida dopo l’ennesima lite tra i due. “I poliziotti mi hanno chiesto la data del matrimonio, ma hanno capito subito che era un matrimonio combinato. Così mi hanno lasciato un numero di telefono per chiamarli in caso di necessità”. Nel frattempo la giovane si è rivolta ad alcune amiche, che l’hanno indirizzata alla Presidente di Mete Onlus, Giorgia Butera, di Palermo, che da anni si occupa di donne maltrattate, di ‘Spose bambine’. Ha fatto anche diverse campagne internazionali. “L’intervento a tutela delle spose bambine e delle giovani ragazze costrette ad unioni forzate, con la conseguenza di diventare schiave sessuali, nasce nel 2014. Ho sempre osservato il mondo, e quando all’interno delle comunità straniere affrontavo il contrasto alla violenza di genere, per immediata rete associativa si parlava di matrimoni forzati – dice Giorgia Butera all?Adnkronos – Ideologia e concretezza, non ho/abbiamo mai smesso di parlare di matrimoni precoci e forzati, il messaggio deve essere diffuso sempre. L’aiuto offerto trova risposta. È un lavoro discreto e sommerso. Lavoro ed impegno ripagato da ragazze che riescono a ribellarsi, fidandosi di persone come noi, impegnate nella tutela e libertà umana”.

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