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Saman Abbas: Imam Pallavicini, ‘incapacità di capire modernità e paura, cocktail esplosivo’

Di Redazione |

Milano, 7 giu. (Adnkronos) – “Il primo pensiero, come Imam e musulmano italiano, è la preghiera per la salute e la vita di questa ragazza che, speriamo, sia ancora viva, oltre alla volontà di sensibilizzare i suoi parenti a ritrovare la vera priorità, che è la vita della loro figlia e nipote. Perché l’incapacità di comprendere e conoscere l’Occidente e la modernità, oltre a una difesa conservatrice di usi e costumi male interpretati, sono elementi che messi insieme possono creare un cocktail esplosivo”. Così Yahya Pallavicini, Imam nella moschea di Al-Wahid di Milano e presidente della Coreis-comunità religiosa islamica italiana, commentando con l’Adnkronos il caso della diciottenne pachistana di Novellara, nella Bassa Reggiana, della quale non si hanno più notizie e che si teme sia stata uccisa dalla famiglia per essersi opposta a un matrimonio combinato.

“Senza dubbio -spiega Pallavicini- il fatto dimostra che c’è una distanza tra modernità e tradizione; c’è una sfida culturale, psicologica e familiare tra Oriente e Occidente e tra tradizione e modernità”. E “questo è importante chiarirlo perché non bisogna confondere delle identità culturali con delle interpretazioni religiose”. Del resto, sottolinea, “il matrimonio combinato non è prescritto da nessuna parte e tutto ciò che è contrario è vietato e punito”. In ogni caso “non esiste che dei genitori possano maltrattare o uccidere i propri figli, maschi o femmine che siano. Non c’è religione o dottrina che possa mai prescrivere una cosa del genere”. Ciò che invece “tutte le religioni prescrivono sono la salute, il rispetto e la dignità di genitori e figli. E’ l’amore per la vita”. Quindi “cerchiamo di non confondere il tribalismo con l’identità culturale, né il formalismo apologetico o pseudoreligioso con la religione vera e propria. Qualunque religione sia”. Si tratta di “un discorso universale”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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