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**Corruzione: legale Montante, ‘don Ciotti lo voleva all’Agenzia dei beni confiscati’**
Caltanissetta, 12 giu. Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera “voleva Antonello Montante all’Agenzia dei beni confiscati”. A rivelarlo, alla fine dell’udienza, è stato l’avvocato Carlo Taormina, uno dei legali dell’ex Presidente degli industriali siciliani sotto processo per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. “L’artefice della vicenda beni confiscati sulla base dello schema di don Luigi Ciotti è stato sicuramente l’ex ministro dell’Interno Maroni – spiega Taormina – C’era uno schema di don Ciotti sulla modalità di gestione dei beni confiscati nell’ambito dell’agricoltura che naturalmente è stato importante per la costituzione dell’agenzia, anzi Ciotti invogliò Montante a diventare componente dell’agenzia dei beni confiscati lo vedeva come una persona adatta. Così come hanno fatto molti altri, tanto è vero che c’era una sorta di vocazione che Montante potesse diventare presidente dell’Agenzia dei beni confiscati’. Ma poi, nel 2015, era arrivata la notizia dell’inchiesta a carico di Montante per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo Taormina “non è stata una coincidenza”.