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Crisi Calcio Catania, parlano i tifosi: «Dalla Sigi pretendiamo chiarezza»

Di Redazione |

I tifosi della curva Nord ci hanno fatto pervenire una lettera, uscendo dal silenzio, per commentare la situazione di stallo e di corsa contro il tempo per iscrivere il Catania al prossimo campionato.

“Per scelta in questi mesi abbiamo mantenuto il silenzio, perché a differenza d’altri ritenevamo e riteniamo che le dinamiche societarie, soprattutto se di mezzo c’è una trattativa di vendita, debbano essere condotte con discrezione e riservatezza. Soprattutto se il campionato è in corso. Adesso il campionato è finito e possiamo parlare. Dobbiamo parlare.

La chiarezza è la cosa che conta di più, in questo momento. A scanso di equivoci: di Tacopina non ci interessa nulla. Se e quando dovesse acquistare il Catania, parleremo di lui”.

Nella lettera si legge anche: “Oggi a fare chiarezza deve essere la Sigi. È così come mesi fa fu il momento del ringraziamento per quello che avevate fatto, adesso è il momento di pretendere chiarezza su quello che dovete fare. In questi giorni state invocando l’aiuto di tutti. Dei professionisti, degli imprenditori catanesi, degli imprenditori che vengono da fuori, dei gruppi stranieri, dell’azionariato popolare, di questo e di quell’altro, dello stesso Tacopina (che voi avete scelto, come interlocutore privilegiato: non noi)”.

“Richieste di aiuto, appelli accorati, invocazioni all’ingresso di nuovi soci – è scritto anche nel comunicato – Noi vi facciamo una domanda: e se nessuna di queste cose dovesse concretizzarsi, Voi che farete? La proprietà del Catania, cosa farà? Metterà i soldi per garantire la prossima stagione? Farete un campionato per salvarvi, o per vincere? La responsabilità del Catania è innanzitutto dei suoi proprietari attuali”.

E ancora: “Il Catania è una cosa importante. Essere proprietari del Catania richiede serietà e responsabilità. Onori e oneri. Pacche sulle spalle e critiche. Foto sui giornali e soldi in mano per provvedere alle necessità. Questo è il ruolo dei proprietari”.

Infine: “Noi saremo vigili. Ogni giorno. Pretendiamo risposte a queste domande, nella massima chiarezza e trasparenza. Sigi, che cosa accade al Catania da qui ad un mese se tutto rimane com’è? Voi che farete?”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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