https://www.lasicilia.it/upload/

PALERMO – Un video diffuso sui social con le vasche d’acque termali a Cala Gadir, sull’isola di Pantelleria, minacciate da grossi massi, ha scatenato la polemica sui lavori di consolidamento di alcuni costoni rocciosi che si stanno effettuando sull’isola. Sia l’area di Cala Gadir che una parete che si affaccia sul lago di Venere, sono classificate zone ad alto rischio (area P4).

Su un progetto del 2016, a febbraio dello scorso anno è stata aggiudicata la gara d’appalto. Ora, per mettere in sicurezza il costone che si affaccia sul porto di Gadir, è stato necessario l’intervento con l’esplosivo. Alcuni massi, durante la caduta, sono finiti a fianco le vasche termali.

«I lavori andavano fatti e penso che ora ci sia l’accuratezza necessaria al ripristino dei luoghi. Andrà tutto bene», ha detto il presidente del Parco di Pantelleria, Salvatore Gabriele.

«L’impatto del video sull’area fa spavento, ma guardiamo con gli occhi del futuro. I lavori dovranno essere ancora completati e i luoghi saranno ripristinati nuovamente alla fruibilità», ha aggiunto Gabriele.

I tecnici del Parco nazionale di Pantelleria hanno effettuato un sopralluogo a Cala Gadir, in seguito ai lavori di consolidamento e messa in sicurezza con esplosivo. Le vasche termali a Gadir, durante il periodo primaverile ed estivo, sono meta di migliaia di persone. «I tecnici del Parco hanno accertato che non vi sono irregolarità riguardanti il flusso di acqua calda che scorre verso la vasca grande», dice il presidente del Parco, Salvatore Gabriele.

«Non si evidenziano al momento problematiche irreversibili nel sito e sarà possibile il ripristino dei luoghi mitigando la pericolosità geomorfologica e migliorandone la fruibilità».

L’ex sindaco, oggi alla guida del Parco, ha ribadito che «quei massi sul costone che tutti i fruitori delle vasche erano oramai abituati a vedere, nel corso degli anni hanno fatto un movimento significativo, perciò quando si dice che il rischio è imminente, e può accadere, si interviene».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA