TORINO – Ronaldo ha evitato alla Juve la sconfitta stagionale numero tre, dopo che Pjanic aveva “regalato” a Lukic il gol del vantaggio granata. Ma il pareggio si può considerare equo: onorevole per le due squadre. La mossa vincente di Mazzarri era stata quella di piazzare il serbo Sasa Lukic sulle piste del perno del gioco bianconero Pjanic: non solo, ma stando alla calcagna del regista juventino, Lukic gli aveva soffiato una palla sanguinosa in area ed era andato a segnare. Il fatale errore, nel primo tempo di un derby combattuto e giocato con un contropiede spesso pericoloso dal Torino, arroccato su un gioco prudente che aveva quasi impedito alla Juve di manovrare in fase offensiva. Tatticamente si era visto un Torino ben messo, anche se nella ripresa si è aperta qualche falla in difesa. E Ronaldo ha segnato il gol del pareggio di testa. Lo striscione dei tifosi juventini (“Onore ai Caduti di Superga”) aveva costituito una iniziativa distensiva da segnalare positivamente. 

Il gioco è sembrato più arruffato, specie quello da parte juventina. La squadra di Allegri ha aggredito, ma il Toro ha risposto bene. Una discesa devastante di Spinazzola, in posizione centrale, è stata conclusa male dal terzino bianconero. Mazzarri ha fatto entrare Baselli al posto di Berenguer, fra i migliori, ma stanco. Gli errori di Cuadrado hanno provocato dei fischi dei “suoi” tifosi. Una girata di Kean non ha sorpreso il vigile Sirigu. Allegri ha fatto entrare Pereira al posto di Cuadrado. Mazzarri ha dato a Aina il posto di Lukic. Appena entrato, Aina ha mancato di poco il bersaglio. Al 39′ su cross da sinistra di Spinazzola, Ronaldo è volato il cielo e ha pareggiato di testa sulla sinistra di Sirigu, all’incrocio. Mazzarri si è giocato la carta Zaza, al posto di De Silvestri. Ma era scoccato il minuto 89. Troppo tardi. E’ dal 1995 che il Toro non vince sul campo della Juve. Stavolta ci aveva davvero sperato. 

Questo derby senza vincitori è stato apprezzato maggiormente dai tifosi bianconeri più autentici, che hanno inflitto una mezza battuta d’arresto alle velleità del granata che aspiravano (e aspirano) al posto in Champions. Non è quindi vero che la squadra campione ha tirato i remi in barca, dopo aver conquistato lo scudetto, e che non aveva più motivazioni. Nonostante le molteplici assenze (nove), Allegri ha messo su una formazione in grado di competere con uno degli avversari più in forma del momento: senza Alex Sandro, a sinistra ha schierato Spinazzola in difesa. Cuadrado novità a centrocampo; in avanti Kean e Bernardeschi accanto all’inamovibile Ronaldo, ancora decisivo. Mazzarri, privo dello squalificato Moretti in difesa, aveva schierato Bremer terzino, mentre sul fianco destro ha giocato De Silvestri e davanti si è rivisto Berenguer con Belotti. Peccato che i granata non siano riusciti a fare di meglio, alla vigilia di Superga. 

JUVENTUS-TORINO 1-1

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Cuadrado (33′ st Pereira), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (39′ st De Sciglio), Ronaldo, Kean. A disposizione: 21 Pinsoglio, 32 Del Favero, 4 Caceres, 15 Barzagli, 36 Muratore, 41 Nicolussi Caviglia). All.: Allegri.

TORINO (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Bremer; De Silvestri (44′ st Zaza), Rincon, Lukic (33′ st Aina), Ansaldi; Meité, Berenguer (25′ st Baselli); Belotti. A disposizione: 1 Ichazo, 25 Rosati, 17 Singo, 19 Damascena, 72 Millico). All.: Mazzarri.

ARBITRO: Orsato di Schio.

RETI: nel pt 18′ Lukic nel st 39′ st Ronaldo.

NOTE: angoli 7-3 per la Juventus. Recupero: 0′ e 5′. Ammoniti: Matuidi, Rincon, Lukic, Bonucci, Bernardeschi, Bremer per gioco scorretto. Spettatori 38.530 (presenti: 10.706. Abbonati: 26.475. Ospiti: 1.349). Incasso 2.273.377 euro.

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