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Tunisi, kamikaze si fa esplodere in centro. Un’italiana: «Ho visto l’inferno»

Di Redazione |

Doppio attacco in centro a Tunisi. Un kamikaze si è fatto esplodere a Port de France, vicino all’ingresso della Medina. Si sarebbe avvicinato a un’auto delle forze di sicurezza ferma nei pressi dell’ambasciata francese, in pieno centro città. Un agente di polizia è morto un altro poliziotto è rimasto ferito così come un civile mentre l’attentatore è deceduto nell’esplosione. Poco più tardi, la seconda esplosione. Un uomo avrebbe lanciato una bomba artigianale nell’edificio che ospita la sede dell’unità antiterrorismo di Tunisi, la caserma El Gorjani. 

«Ho sentito un boato e subito dopo è stato il caos più totale con la gente che scappava e che piangeva, è stato l’inferno». Elena Beninati è una giornalista freelance palermitana che si trovava a poco meno di duecento metri dal primo attentato a Tunisi. La prima esplosione è avvenuta nel centro della capitale all’altezza di Bab Bhar, vicino all’ambasciata francese. «Un kamikaze si è fatto esplodere a un posto di blocco – racconta Beninati all’Adnkronos – nello scoppio è morto anche un poliziotto».

Dopo l’attentato hanno chiuso tutte le strade. «La gente se lo aspettava – racconta Elena – le persone non sono rimaste stupite perché un attentato era atteso ed oggi è successo». Nei video che ha girato subito dopo si vedono le strade transennate da decine di poliziotti, con le sirene che non smettono di suonare in sottofondo.

Nei giorni scorsi la giornalista è stata anche nei campi profughi ai confini con la Libia. «In questo periodo a Tunisi ci sono molti libici – dice ancora – Nel mio albergo ci sono diversi ragazzi che sono venuti qui per curarsi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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