Cronaca
La mafia si “divide” Catania: arrestate 46 persone del clan Cappello Bonaccorsi
La Polizia di Catania, con la squadra mobile ed il servizio centrale operativo ha azzerato il clan dei Cappello Bonaccorsi. In carcere su ordine del gip del Tribunale di Catania che ha firmato la richiesta della Procura etnea, sono finite 44 persone (QUI TUTTI I NOMI), mentre altre due sono state poste ai domiciliari e per altri 6 è stato disposto l’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanarsi dall’abitazione tra le ore 22 e le 7. Tutti e 52 gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa perché ritenuti affiliati al clan dei “Cappello/Carateddi”, guidato da Salvatore Cappello e diretto anche, fra gli altri, da Sebastiano Balbo.
LE FOTO DELLE PERSONE ARRESTATE
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LE INTERCETTAZIONI TRA VIOLENZA E MINACCE
Il clan era suddiviso in gruppi tra i vari quartieri di Catania. Uno era il gruppo organizzato e diretto da Salvatore Massimiliano Salvo (già in carcere perché arrestato nell’operazione Penelope) insieme a Giovanni Pantellaro e Salvatore Arcidiacono. Un altro gruppo era quello dei “Carateddi” diretto da Concetto Bonaccorsi, poi c’era il gruppo di “Monte Po’” diretto da Mario Strano, con un passato da affiliato alla famiglia mafiosa dei Santapaola Ercolano e che si è poi ritagliato uno spazio tutto suo sul territorio con autonomia decisionale anche se alleato al clan deik Cappello Bonaccorsi ed allo storico leader Sebastiano Lo Giudice. Tra gli indagati oltre a Mario Strano anche Luigi Scuderi, ma anche Goffredo Francesco Treccarichi Scauzzo, Salvatore Culletta, Salvatore Castorina, Alfio Strano, questi ultimi coinvolti anche nel traffico di cocaina e marijuana. Di un altro gruppo, quello guidato da Salvo Salvatore Massimilianom, facevano parte anche Concetto Bonaccorsi (classe ‘86), Cristian Lorenzo Monaco e Giuseppe La Placa anche loro coinvolti nel traffico di cocaina e marijuana. Tra i reati contestati oltre a quelli legati alla droga anche illecita detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, rapine e altro. Tutti aggravati dall’avere favorito i clan mafiosi.
E’ stata anche preventivamente sequestrata la totalità delle quote e l’intero patrimonio aziendale della Sc Logistica con sede legale in Catania Stradale Primosole n. 44 e con uffici operativi in questa zona Industriale Contrada Torrazze, nonché i conti correnti di Mario Strano, dai suoi familiari conviventi.
L’inchiesta si è concentrata sull’operatività nel territorio di Catania e della sua provincia del caln dei “Cappello-Bonaccorsi” ed ha preso il via nel gennaio 2017, quale naturale prosecuzione di quella svolta nell’ambito del procedimento penale nei confronti di Sebastiano Sardo, esponente di vertice dello stesso clan, a capo di una cellula dedita prevalentemente al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine si è conclusa nel gennaio 2019. Sono stata anche acquisite le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA