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Processo “Gregoretti”, ex ministro Toninelli: «Non ricordo, è passato tanto tempo»

Di Redazione |

Catania – Deposizione nell’aula bunker del carcere di Bicocca a Catania per l’ex ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli nell’ambito della seconda udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per i ritardi nello sbarco da nave Gregoretti di 131 migranti ad Augusta il 31 luglio 2019. La linea del Governo era quella di fare interessare gli altri Stati europei al collocamento dei migranti. Ma ogni sbarco era un caso a parte», ha affermato Toninelli che incalzato dalle domande dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Salvini, ha poi risposto: «Non ricordo, è passato tanto tempo…». Giulia Buongiorno che gli aveva chiesto se «ricordasse di avere firmato questo divieto di ingresso di transito e sosta che poi viene annullato dal TAR, ricorda? C’è anche la sua firma su su questo episodio, la può riconoscere la sua firma?» la penalista ha ricordato poi un post pubblicato dall’ex ministro. 

«Per L’assegnazione del porto sicuro a terra c’è un mandato unico al ministro dell’interno che è il responsabile. Stiamo assistendo invece al tentativo di scaricare sul ministero dei Trasporti responsabilità sue», ha poi detto l’ex ministro dei Trasporti, dopo la sua testimonianza davanti al Gup. «Un tentativo – ha aggiunto – realizzato dall’uomo che diceva di difendere i confini italiani, che era l’uomo forte al Governo». «Sono le leggi nazionali e internazionali che spiegano che l’assistenza in mare spetta al ministero dei trasporti, ma l’assegnazione del porto per lo sbarco è responsabilità unica de ministro dell’Interno». “Ho risposto a tutte le domande con chiarezza”, ha chiosato Toninelli, che non ha risposto ai quesiti dei giornalisti “perché c’è un procedimento penale in corso”. Oggi a Catania è stata sentita anche l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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