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Delrio a Catania: «La cura del ferro per fare ripartire lavoro e sviluppo»
«Catania è un cantiere al quale lavoriamo tutti insieme: Stato, Regione, Città metropolitana e Comune». Lo ha detto il ministro per le infrastrutture Graziano Delrio al termine dell’incontro svoltosi nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti e voluto dal sindaco di Catania Enzo Bianco che ha invitato il rappresentante del Governo e l’assessore regionale Giovanni Pistorio per fare il punto con tutti i soggetti interessati sulla situazione dei progetti avviati.
«Vengo qui spesso – ha detto Delrio – perché sono convinto che il Mezzogiorno ce la possa fare e che Catania sia l’esempio di come, grazie a una programmazione integrata Stato-Regione-Comune, si possano ottenere risultati: qui i lavori avanzano e si chiudono e, già dall’Immacolata, saranno aperti tratti della metropolitana. Gli investimenti qui stanno dando ottimi frutti e per questo ringrazio il Sindaco e l’Assessore regionale. Catania sarà la città metropolitana del Mezzogiorno con la maggiore qualità e incidenza delle reti metropolitane, con quanto di buono ciò può comportare anche per il turismo di questo territorio».
Proprio nei cantieri della Metro Bianco, Delrio e Pistorio si erano recati nella prima parte della mattinata per un sopralluogo. «Dalla riunione – ha detto il Sindaco – è emerso un ritratto della Catania che sta già cambiando volto, con risultati concreti. Abbiamo fatto il punto della situazione per quanto riguarda la tratta tra la stazione ferroviaria e piazza Stesicoro, i lavori dalla Stesicoro a piazza Palestro, per i quali è imminente l’apertura del cantiere nella zona di via Palermo. Abbiamo poi parlato delle tratte che stanno per essere finanziate tra Monte Po e Misterbianco e tra piazza Palestro, Librino e l’aeroporto. Insomma, con questo piano di intervento che riguarda sia la Metropolitana della Circumetnea, sia l’uso metropolitano del servizio delle Ferrovie dello Stato, Catania sarà la città del Sud meglio infrastrutturata sotto il profilo del trasporto pubblico su rotaia».
Una “cura del ferro” che, ha sottolineato Delrio, fa parte di «Una visione della logistica e della intermodalità che è unica in Italia: qui, tra metropolitana, treni, strade, porto e aeroporto, c’è tutto per fare ripartire l’economia e l’occupazione». Dopo i sopralluoghi si è svolta la riunione in Municipio con la presenza anche dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Luigi Bosco, di Salvatore Leocata, direttore dei Programmi di investimento direttrice sud di Rfi, di Daniela Baglieri e Ornella Laneri, rispettivamente presidente e ad di Sac, la società che gestisce i servizi aeroportuali di Catania, dell’ammiraglio Nunzio Martello, commissario dell’Autorità Portuale e di Virginio Di Giambattista, gestore della Circumetnea e dunque della Metropolitana di Catania.
Si è parlato del porto di Catania, che con la nuova darsena ha cambiato volto e ha fatto registrare una crescita sia del trasporto di persone, traghetti e navi da crociera, sia del trasporto di containers. Per quanto riguarda il trasporto su rotaia si è discusso dell’avanzamento dei lavori nel tratto Ognina-Stazione centrale della Rete Ferroviaria Italiana, del collegamento – entro due anni, sono già partite le procedure per l’appalto -, della Stazione ferroviaria con l’aeroporto, a una distanza di sette-ottocento metri dallo scalo.
«È inoltre ormai definitiva – ha sottolineato Bianco – la scelta, fortemente voluta dalla nostra Amministrazione, di far passare l’Alta velocità non dagli archi della marina, ma sotto il porto». «È stato creato – ha sottolineato l’assessore Pistorio – tra Stato, Regione, Città metropolitana e Comune un modello integrazione virtuoso con una capacità di spesa maggiore. Sui collegamenti tra Catania e l’area siracusana e messinese, sugli investimenti programmati che stiamo realizzando con la piena condivisione del governo nazionale, il ministro Delrio ha apprezzato la razionalità e l’oggettività delle nostre proposte».
Sull’aeroporto amministrazione locale e governi regionale e nazionale puntano molto per lo sviluppo del territorio. Ecco perché è indispensabile utilizzare la vecchia aerostazione Morandi «per alleggerire – ha detto Bianco – la pressione del numero crescente di passeggeri che transitano da Fontanarossa». «Credo – ha detto Delrio – che per l’ottobre del 2018 la potremo consegnare. L’aeroporto di Catania è un’esperienza di successo, con tassi di crescita che superano quelli degli scali aerei del nord. Impariamo, lo dico ai Siciliani, a non parlare sempre in negativo delle nostre cose. Fontanarossa deve arrivare ai dieci milioni di passeggeri e deve porsi degli obiettivi ambiziosi. Ma ha i numeri, anche finanziari, per farlo».
Parlando con i giornalisti il Sindaco ha sottolineato come si sia tornati sulla questione dell’interramento dei binari e della realizzazione di una pista nuova, più lunga e sicura, su cui far atterrare i grandi aerei al massimo carico: «Grazie all’aiuto del Ministro possiamo adesso procedere alla progettazione. La parte relativa all’interramento sarà finanziata da Rfi, la pista dalla Sac». Per quanto riguarda le strade, il ministro Delrio ha confermato che è definitivo il progetto della Catania-Ragusa: «I lavori sono stati sbloccati e sono pronti per partire, la ditta deve lavorare intensamente alla progettazione esecutiva per aprire i cantieri in tempi rapidi».
«Noi – ha detto Bianco – sappiamo quanto sia importante il collegamento tra Catania e quella zona operosa sotto i punti di vista agricolo, turistico e industriale». Bianco e Pistorio hanno anche insistito molto sulla terza corsia della Tangenziale di Catania «che attualmente rappresenta un collo di bottiglia». Delrio ha risposto: «Abbiamo un piano organico già finanziato con i fondi di sviluppo e coesione».
Terremoti: Bianco e Delrio su prevenzione e situazione Catania«A Catania l’ottanta per cento delle scuole è stato costruito prima che entrassero in vigore le norme antisismiche. E proprio perché siamo preoccupati della situazione che vogliamo lavorare intensamente su quest’aspetto». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio al termine di una riunione di lavoro sulle opere in corso di realizzazione a Catania svoltasi nel Palazzo degli elefanti. «Già nella passata legge di stabilità – ha ricordato Delrio – abbiamo cominciato a inserire incentivi per chi ristruttura le proprie case sotto il profilo antisismico. In questo campo certamente l’esperienza del sindaco Bianco, che ha già affrontato questo problema quando era ministro dell’Interno, ci potrà aiutare a predisporre un percorso serio che ci consenta di ridurre al minimo i danni di questi eventi eccezionali. Dobbiamo dare poi grande attenzione agli edifici pubblici che ospitano i nostri bambini, i nostri ragazzi, e che devono essere assolutamente sicuri così come gli ospedali, sotto ogni punto di vista».«Abbiamo tutti – ha aggiunto il sindaco di Catania – la percezione nitida che la nostra città e tutto il Distretto della Sicilia sudorientale, colpita nel 1693 da un terribile terremoto, è una delle aree italiane a maggior rischio sismico. I terremoti che potrebbero svilupparsi qui, secondo gli esperti, sono molto più forti di quello che ha colpito l’Italia centrale. Abbiamo dunque un assoluto bisogno, come d’altra parte sottolineato dal presidente del Consiglio Renzi e dal ministro Delrio, di partecipare anche alla fase di ideazione e di progettazione del programma di messa in sicurezza per intervenire nelle scelte riguardanti il nostro territorio». «Abbiamo – ha aggiunto Bianco – due problemi drammatici: quello della messa in sicurezza degli edifici pubblici, a partire, come detto, dalle scuole, sulle quali comunque stiamo già lavorando per capire di quali interventi hanno bisogno, e quello del consolidamento di quelli privati. Dobbiamo lavorare seriamente per trovare formule di finanziamento semplici, anche attraverso degli sgravi, per far sì che ogni cittadino possa rendere sicura la propria casa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA