Salute
Smog: studio mondiale, veleni dell’aria innescano rischi ictus
Roma, 10 giu. (AdnKronos Salute) – Non solo respiro e cuore. I veleni dell’aria sono un importante fattore di rischio ictus in tutto il mondo. A ‘fotografare’ la minaccia rappresentata dall’inquinamento atmosferico – tra cui anche quello indoor – è un nuovo studio pubblicato su ‘The Lancet Neurology’. Lo smog è associato a circa un terzo del carico globale di ictus nel 2013. I risultati, frutto di un’analisi dei fattori di rischio per l’ictus tra il 1990 e il 2013, mostrano anche che oltre il 90% del carico globale di ictus è legato ad aspetti modificabili, la maggior parte dei quali (74%) sono di tipo comportamentale, come fumo, cattiva alimentazione e scarsa attività fisica. Gli autori stimano che il controllo di questi fattori di rischio possa prevenire circa i tre quarti di tutti gli ictus. Lo studio è il primo ad analizzare i fattori di rischio per l’ictus a livello mondiale in modo così dettagliato. I ricercatori diretti da Valery Feigin dell’Auckland University of Technology hanno utilizzato i dati del Global Burden of Disease Study, per stimare il carico di ictus associato con 17 fattori di rischio in 188 Paesi. Ogni anno circa 15 milioni di persone nel mondo subiscono un ictus; di queste, quasi sei milioni muoiono e cinque milioni riportano disabilità permanenti. Ecco i 10 principali fattori di rischio ictus a livello globale: ipertensione, dieta povera di frutta, elevato indice di massa corporea (Bmi), dieta ad alto contenuto di sodio, fumo, dieta povera di verdure, inquinamento atmosferico ambientale, inquinamento domestico da combustibili solidi, dieta a basso contenuto di cereali integrali e glicemia alta. Circa un terzo (29,2%) dell’invalidità globale associata all’ictus è legata proprio all’inquinamento atmosferico (compreso quello ambientale e dell’aria nelle case). Un problema particolarmente elevato nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2013, spiegano i ricercatori, il 16,9% del carico globale ictus è stato attribuito all’inquinamento atmosferico ambientale, il cui peso negli anni appare in aumento. “Un risultato eclatante del nostro studio è la percentuale inaspettatamente elevata di ictus attribuibili all’inquinamento atmosferico ambientale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”, conclude Feigin, sollecitando l’importanza di attivare programmi di prevenzione.