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Palma, coltivava marijuana a casa Arrestato un carabiniere

Di Antonino Ravanà |

Palma di Montechiaro. Un’indagine lampo dei carabinieri ha consentito di smascherare e arrestare un loro collega, e rinvenire e sequestrare della sostanza stupefacente, nascosta all’interno della sua abitazione. Il militare ‘infedele’ con il grado di appuntato è Renato Amato, di 56 anni, di Palma di Montechiaro, accusato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ha 33 anni di anzianità e da tempo presta servizio alla Banca d’Italia di Agrigento, tra l’altro apprezzato e senza mai un’ombra che potesse scalfire il suo operato. Un anno ancora nell’Arma e sarebbe andato in pensione.

Quasi alla fine della sua carriera, invece, è stato sospeso dal servizio fino a data da destinarsi in attesa della definizione della vicenda giudiziaria, e rischia seriamente il licenziamento. L’indagine è stata condotta dai militari dell’Arma della Stazione di Palma di Montechiaro e della Compagnia di Licata, coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Proprio le investigazioni concluse in poco tempo proverebbero un coinvolgimento del carabiniere nella coltivazione di “erba”, probabilmente destinata alla cessione a consumatori. Un aspetto questo comunque ancora da chiarire. Sono tutt’ora in corso ulteriori accertamenti per appurare ogni cosa. Le uniche certezze riguardano le indagini e il blitz.

Tutto ha avuto inizio nei giorni scorsi, a seguito di controlli aerei con l’elicottero, concentrati alla ricerca di piantagioni di marijuana. In tutto il territorio palmese e licatese negli ultimi mesi ne sono state scoperte un bel po’. Durante un sorvolo nel centro abitato di Palma, dentro un cortile di pertinenza di un’abitazione, è stata individuata una piantagione di marijuana. Ai militari sono bastate poche indagini e alcuni appostamenti per apprendere con stupore una triste verità. La casa in questione è risultata essere di un loro collega. Ancora increduli, e dopo avere avvertito i vertici dell’Arma e la Procura, hanno deciso di intervenire. Nel corso della perquisizione domiciliare all’interno del cortiletto non c’era più la piantagione, che era stata estirpata e le foglie raccolte per l’essiccazione. Dentro l’abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati 150 grammi di marijuana. Renato Amato dichiarato in stato di arresto, espletate le formalità di rito, su ordine del pubblico ministero Silvia Baldi lo ha posto in regime di arresti domiciliari. Ieri mattina davanti al Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto. Assistito dal suo legale, il militare dovrà ora precisare la propria posizione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA