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Animali: Ciwf lancia petizione a Lorenzin su antibiotico-resistenza

Di Redazione |

Roma, 18 mag. (AdnKronos Salute) – Tra i 5.000 e i 7.000 morti, e più di 100 milioni di euro spesi ogni anno secondo i dati della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali. “L’antibiotico-resistenza minaccia la salute degli italiani e l’uso massiccio negli allevamenti intensivi del nostro Paese è una delle principali cause”. L’allarme arriva da Ciwf Italia Onlus che lancia una petizione rivolta al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, chiedendo un piano obbligatorio per il monitoraggio e la riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti. “Nel nostro Paese – sottolinea Ciwf in una nota – a dispetto della decantata qualità del made in Italy, l’uso di antibiotici negli allevamenti è fra i più alti in Europa. Per produrre un chilo di carne, in Italia utilizziamo 2-3 volte la quantità di antibiotici utilizzati in altri Paesi d’Europa. Ma è provato che l’uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti intensivi crea la resistenza agli antibiotici e, conseguentemente, batteri resistenti che si sviluppano negli animali possono contagiare anche gli uomini provocando patologie anche gravi”. “Lasciare, come ha fatto il ministero della Salute, i controlli e la gestione di piani, oltretutto solo volontari, all’industria, è inaccettabile – sottolinea Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia – Il nostro Paese accusa una grave arretratezza nella lotta all’antibiotico-resistenza che, oltre a minacciare la salute pubblica, può penalizzare gravemente il mercato del made in Italy. Non c’è più tempo: è urgente un piano obbligatorio e trasparente per la riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti, e questa riduzione non può che passare per il miglioramento delle condizioni di benessere degli animali”.

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