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Rapinò e sequestrò due anziane: arrestato 60enne a Ragusa

Rapinò e sequestrò due anziane: arrestato 60enne a Ragusa

L’uomo incastrato da un prelievo bancomat con una carta trafugata durante la rapina nell’abitazione, dalla quale i banditi avevano portato via anche denaro e gioielli insieme a denaro in contanti e gioielli

Di Redazione |

RAGUSA  – I carabinieri hanno arrestato un rapinatore 60enne, di origini ragusane. L’uomo è ritenuto responsabile di una violenta rapina in abitazione con sequestro di persona ai danni di due anziane sorelle, della figlia disabile di una di loro e di una badante rumena a Marina di Ragusa, avvenuta a giugno dell’anno scorso. In manette è finito Giuseppe Seminara, 60 anni. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del pm Francesco Puleio.

Era la notte tra l’8 e il 9 giugno del 2015, quando alcune persone, con il volto coperto, dopo avere forzato la porta d’ingresso, fecero irruzione nell’abitazione nella frazione di Marina di Ragusa, abitata da quattro donne che, prima che potessero rendersi conto dell’accaduto, vennero immobilizzate e legate alle sedie con il nastro adesivo. Da quel momento per le malcapitate è iniziato un vero e proprio incubo, durato circa un’ora. Le donne vennero ripetutamente malmenate e minacciate di morte, per rivelare dove fossero custoditi oro e gioielli.

I banditi, alla fine, riuscirono a trovare preziosi per un valore di oltre 15 mila euro e denaro contante per 1.600 euro, oltre a una carta bancomat con il relativo codice pin. Subito dopo si dileguarono approfittando del buio. Ed è stato grazie alla carta bancomat che gli investigatori sono riusciti ad identificare l’odierno indagato. I carabinieri, infatti, hanno acquisito i tabulati della carta rapinata, accertando che circa un’ora dopo la rapina, ossia in piena notte, i malviventi, avevano utilizzato il bancomat per effettuare un prelievo di 500 euro presso uno sportello, a Comiso. Le immagini della telecamera, che riprende tutti i soggetti che effettuano le operazioni di prelievo, hanno portato gli investigatori dritti dritti a Seminara. Indagini sono in corso per identificare i complici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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