E’ stato un vero e proprio endorsement a giornali e carta stampata il mini-show improvvisato ieri da Fiorello, a Milano, durante il ritiro del Premio “E’ giornalismo per la sua “Edicola Fiore”. «Quando Calabresi mi ha chiamato per dirmi che sarei stato premiato, ho creduto di aver vinto il premio “Non è giornalismo”».

Lo showman siciliano ha spiegato il motivo per cui oggi legge i giornali – mentre da ragazzo «li usavo solo per nascondermi quando marinavo la scuola o per appartarmi in macchina» – definendoli anche come «l’unico antidoto di oggi contro le bufale, in un mondo in cui le notizie non devi più cercarle ma ti rincorrono».

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L’occasione si è prestata anche ad una mitragliata di battute a sfondo politico, come nel caso del ritiro dell’assegno, «Pensa te se fosse stato emesso da Banca Etruria…» o nei confronti di alcuni tra i suoi neo-“colleghi” più illustri, come Gian Antonio Stella – «Un, due, tre…».

Infine, una puntatina sul possibile sbarco della “sua” Edicola in TV. «Ho fatto un appello sul web a Rai, Mediaset, La 7 e Sky. Una sola delle quattro ha risposto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA