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La nave comunale inizia

Il Comune

Nel corso di un incontro è stato confermato che non ci sono soldi in cassa per pagare gli stipendi al personale

Di Gioacchino Schicchi |

Se, come noto, nei giorni scorsi si stavano ancora “cercando i fondi” per poter pagare gli stipendi di gennaio dei dipendenti, in un incontro successivo tra Rsu e dirigenti, si è confermato che l’Ente non sarà in condizione di far fronte ai propri obblighi nei confronti dei lavoratori. Anzi, in atto non solo è impossibile pagare il mese in corso, ma è stato praticamente accantonato in modo definitivo ogni ragionamento sul pagamento del salario accessorio 2015 (somme per produttività e posizioni organizzative già maturate) e persino sui buoni pasto, anche questi, dicono dalla parte sindacale, annullati, al punto che sarà necessario alla fine rivedere anche l’orario di lavoro. Il quadro complessivo è di estrema gravità, ancora una volta per una questione di liquidità di cassa, che presenta una criticità che sembra ormai assumere i connotati della criticità cronica. In particolare, se il Comune nei primi di gennaio aveva chiesto alla Tesoreria comunale un’anticipazione di tesoreria per l’anno 2016, questa, qualora verrà erogata, pare sarà comunque assorbita quasi interamente dal pagamento  del debito contratto per l’anticipazione dello scorso anno. In cassa, dopo questa operazione di “dare-avere” dovrebbe restare una somma di poche decine di migliaia di euro. Inutile pensare, quindi, di recuperare da questo capitolo le risorse per pagare i dipendenti.

“Dopo 30 anni di lavoro, nonostante siamo lavoratori a tempo indeterminato – si sfoga un dipendente – siamo diventati dei precari”. Precari che, tra l’altro, in questi anni sono costati al Comune quasi 2 milioni di euro, somme anticipate dal Municipio in assenza di un impegno della Regione che, ancora oggi, latita. Così, in questo contesto, per gli ottanta lavoratori a tempo determinato (per i quali al momento non pare sia stato prevista la riduzione delle ore di servizio settimanale, nonostante tutto), il futuro si fa ancora più fosco, dato che i contratti sono stati prorogati solo per un mese e il 31 gennaio dovrebbero essere riconfermati, non si sa con quali risorse. Ma non solo: ieri pomeriggio i sindacati e il Comune sono stati convocati in Prefettura per risolvere una vertenza connessa al pagamento delle fatture per il servizio di igiene ambientale, che sono ferme ad agosto. Ad oggi i lavoratori hanno percepito unicamente la mensilità di settembre e, evidentemente, sono pronti ad incrociare nuovamente le braccia. Così, giovedì, è stata proclamata un’assemblea del personale comunale e non solo “per avere – spiega il segretario della Cgil Fp Alfonso Buscemi – chiarezza immediata sulle condizioni dell’Ente e sulle prospettive. Non ci convince questa volontà di continuare a rinviare a dopo le elezioni”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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