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Due catanesia Miss Italiatra speranzee incertezze

Due catanesi a Miss Italia tra speranze e incertezze

Entrambe diciannovenni, Chiara Giuffrida con il numero 13 e Lorena Grisafi con il numero 32

Di Eva Spampinato |

CATANIA – È il giorno delle sorprese. Il giorno delle speranze e delle incertezze. Del cuore in gola e dell’adrenalina a mille. Dei riti scaramantici e degli abbracci prima di andare in scena con tutte le altre compagne di avventura. Anche se tutte potenziali rivali. Questa sera sarà eletta la Miss Italia numero 76 e ancora una volta la Sicilia si gioca le sue carte con ben due concorrenti, anche se appare statisticamente difficile un’altra miss siciliana. Ma mai dire mai. Entrambe diciannovenni catanesi, Chiara Giuffrida con il numero 13 e Lorena Grisafi con il numero 32, le due siciliane hanno trascorso venti giorni a Jesolo per preparare la sfilata della vita e adesso si giocano il tutto per tutto. «È la prima diretta nazionale della mia vita – racconta Chiara Giuffrida – sto provando un mix di emozioni. Stamattina mi sono alzata stanchissima dal letto, però adesso mi è salita l’adrenalina all’improvviso. Non riesco a stare ferma».    

«Il fatto di essere divise in squadre mi è piaciuto molto, anche se ero scettica all’inizio – racconta ancora la miss con il numero 13 – nella mia squadra mi trovo bene, ci sono tutte ragazze equilibrate, la competizione è comunque alta all’interno del concorso. Il nostro coach, di cui non posso svelare il nome, ha passato del tempo con noi per conoscerci meglio e ci ha dato qualche consiglio».  

  Le due ragazze catanesi hanno vissuto insieme, nella stessa stanza, i giorni frenetici prima del concorso, ricevendo dalla loro città l’aiuto delle rispettive municipalità. A sostegno della Giuffrida (che adesso vive, studia e lavora come modella a Milano) la seconda Circoscrizione, mentre a votare per Lorena Grisafi ci sarà tutta la quarta municipalità, con in testa il presidente Emanuele Giacalone.    

Quella di quest’anno sarà una edizione all’insegna dell’integrazione, con Ahlam, figlia di immigrati marocchini, data per favorita e diventata già il simbolo di quest’anno. «Hanno creato una bomba mediatica attorno a questa ragazza – commenta ancora Ghiara Giuffrida – ma sino ad ora non possiamo dire di aver visto o sentito o notato alcuna anomalia».    

Mentre aspetta di abbracciare tutta la famiglia a Jesolo, mamma Paola Barbarino in testa con papà Daniele Giuffrida, seguono a ruota la sorella più giovane Valeria e nonna Letizia, Chiara guarda le telecamere e i microfoni con nuova convinzione. «Se c’è una cosa che ho capito in questi giorni – conclude – è che il desiderio di lavorare nel mondo del giornalismo è più vivo e consapevole. Ho preso maggiore confidenza con i microfoni e so che potrei imparare molto perché sono determinata. Il sogno è condurre una trasmissione sportiva come la D’Amico. Amo lo sport, il calcio e il Catania, una passione trasmessa da mio padre con il quale andavamo sempre allo stadio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA