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Così la crisi ha eroso il reddito dei siciliani

Così la crisi ha eroso il reddito dei siciliani Palermo e Catania sono le città più colpite

Tra il 2008 e il 2013 i guadagni calati del 5,5 e del 4,7%

Di Anna Maria Rapetta |

ROMA. Palermo e Catania nella top ten delle province italiane in cui il reddito complessivo dichiarato è diminuito di più negli ultimi cinque anni. È quanto emerge dai dati delle Finanze per gli anni di imposta 2008–2013, aggregati su base provinciale dal Sole 24 Ore. I guadagni delle famiglie italiane, indicati nel modello Unico, nel 730 e nel Cud da oltre 40 milioni di contribuenti (si tratta, quindi, di cifre che non conteggiano l’evasione fiscale), sono calati del 3,27%, tenuto conto degli effetti dell’inflazione. La crisi non ha colpito tutto il territorio con la stessa forza. Tra le aree in cui si è abbattuta con più impeto, ci sono il Sud e le Isole, ma anche la Capitale e alcune province della Lombardia, a partire da Milano. In tutte queste zone il reddito medio dichiarato dai contribuenti al Fisco nel 2014 ha subito un calo maggiore rispetto alla media nazionale e risulta essere di oltre il 4% più basso rispetto a cinque anni prima. Gli italiani, almeno quelli che non evadono, sono più poveri, e di molto. Se si considera che il 56% dei redditi dichiarati al Fisco arriva dai lavoratori dipendenti e il 35% dai pensionati, si capisce quanto possano aver inciso sul risultato le ore di cassa integrazione, la mobilità e i licenziamenti. Il calo più marcato è stato registrato a Olbia–Tempio (–6,67%). Al secondo posto della top ten c’è Prato (–6,07%) seguita da Barletta Andria Trani (–5,7). Palermo è al quarto posto di questa poco invidiabile top ten. I redditi dei Palermitani (17.571 euro) hanno subito una contrazione del 5,5%. Soffre anche Carbonia Iglesias (–5,4%). Non vanno meglio le cose a Crotone (–4,9%), a Roma (–4,8%), a Foggia (–4,7%) e a Caserta, appaiata a Catania in coda alla graduatoria con un –4,7%. Poche le città che si salvano contenendo le perdite attorno al –1%, mentre in quasi la metà delle province i redditi sono diminuiti più del 3%. Non fa eccezione la Sicilia. Ragusa e Caltanissetta, con i redditi in caduta a –4,2%, non entrano per un soffio nella negativa classifica. Trapani è sotto quota –4% per un pelo (–3,9%). Siracusa si ferma a – 3,6%. I redditi degli agrigentini hanno subito un contrazione del 3,55%. Le perdite dei redditi dei contribuenti di Enna e Messina sono più contenute e comunque sotto la media nazionale. A Enna hanno perso il 3,2% mentre a Messina il 2,4%. L’impoverimento delle famiglie ha impoverito anche l’Erario. Il Tesoro, negli ultimi cinque anni, ha perso quasi un milione di contribuenti: nel periodo 2008–2015, infatti, i contribuenti che dichiarano un reddito complessivo maggiore di zero sono diminuiti di oltre 850mila unità, e il totale dei redditi, a valori costanti, è calato di 47 miliardi.

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