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Bye Bye Internet ExplorerDopo 20 anni Microsoftlo manda in pensione

Bye Bye Internet Explorer. Dopo 20 anni Microsoft manda in pensione il suo browser

Arrivo fissato per la prossima estate per il nuovo motore di ricerca Project Spartan

Di Dario Di Mauro |

Cambio generazionale. Così potremmo definire la fine dell’egemonia di Internet Explorer che dopo tanti anni di successo si appresta a far posto a Project Spartan.

Era il 1995 quando uno dei più utilizzati browser dalla nascita di Internet approdava per la prima volta sui computer di tutto il mondo. Da principio Microsoft inserì il programma, oggi alla sua undicesima versione, all’interno del suo sistema operativo – Windows 95 – per contrastare il concorrente dell’epoca: Netscape. Il browser nasceva dalle ceneri di Mosaic – definito la “killer application” degli anni Novanta perché la prima ad offrire uno strumento leggero di navigazione multimediale per internet (Wikipedia) – e fino ai primi anni 2000 ottenne un vero e proprio successo detenendo il 95% dello share dei browser.

L’arrivo negli anni successivi dei concorrenti, Firefox di Mozilla e Chrome di Google in prima fila, segnò il declino definitivo di Internet Explorer che del resto presentava rispetto alla concorrenza alcuni difetti congeniti: algoritmi obsoleti, tempi di reazione più lunghi rispetto agli standard web e problemi di compatibilità con i plugin di Adobe Flash Player. A tali lacune si aggiungeva anche la troppa facilità con cui il browser di Microsoft veniva bucato e quindi soggetto a virus e malware.

Il cambio di rotta era già nell’aria nel 2014, all’indomani della nomina di Satya Nadella quale nuovo amministratore delegato del colosso di Redmond. Una scelta a cui si accompagnava il “rassicurante” compito di portare Microsoft agli antichi fasti di un tempo, eliminando un certo grigiume accumulato negli ultimi anni e cancellando i flop e gli insuccessi, a detta dei più esperti, arrivati con Windows 8 e la prima gamma dei Surface.

La prossima estate, l’arrivo di Windows 10, proprio come avvenne vent’anni fa con l’abbinata Windows 95Internet Explorer, porterà in dote Project Spartan. Obiettivo primo del nuovo browser: dare un taglio con il passato e introdurre diversi aspetti di rinnovamento. Dall’integrazione con Cortana, l’assistente vocale di Microsoft, alla possibilità di condivisione sui social dei contenuti web.

Che fine farà Internet Explorer? E’ lecito porsi la domanda. Microsoft non supporterà più l’applicazione, che continuerà a vagabondare, sospesa tra i milioni di pc di tutto il mondo non “allineati” alla distribuzione di Windows 10. Finché il tempo non cancellerà completamente anche l’ultima stringa di codice.

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