Dalle penalizzazioni alla retrocessione
Dalle penalizzazioni alla retrocessione ecco cosa rischia adesso il Calcio Catania
Le possibili conseguenze sportive per la società rossazzurra
CATANIA – La domanda tormentone è: che cosa rischia, adesso, il Catania? Difficile prevederlo. Ci sono norme federali precise a riguardo e puniscono i club che violano lo statuto alterando il risultato delle partite. La penalizzazione nel campionato di serie B che comincerà a fine agosto è una delle più rosee ipotesi. La più pesante è la retrocessione in Lega Pro da ultima classificata nel campionato cadetto appena concluso. Ci possono essere anche altri risvolti, come per esempio il divieto di tesserare calciatori fino a un massimo di due sessioni, ma visto che fino a oggi non ci sono atleti del Catania coinvolti, ci sembra – almeno adesso – un’ipotesi di difficile applicazione. Non è da escludere neanche la radazione, visto che sono coinvolti i massimi dirigenti della società.
Insomma, o il Catania verrà penalizzato e rimane in B, oppure sarà retrocesso (con o senza penalizzazione) nel campionato di Lega Pro. Qualsiasi cosa venga decisa, c’è anche da tener conto della reazione dei club che hanno perso il titolo sportivo. Pensiamo all’Entella, retrocesso a causa dei play out, di Varese, Brescia e Cittadella che sono retrocesse direttamente. Il fatto è che le cinque partite citate durante la conferenza stampa in Procura avevano fruttato alla società rossazzurra ben tredici punti in classifica: quattro vittorie (Varese, Latina, Trapani, Ternana) e il pareggio (Livorno). Senza questi punti, il Catania probabilmente avrebbe occupato, a fine stagione, l’ultimo posto e le società che hanno perso il titolo sportivo potrebbero anche ribellarsi al verdetto maturato sul… campo. Quindi il rischio che il campionato in un certo qual senso possa essere invalidato (rischio allontanato categoricamente dal presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi) c’è. E quindi per le eventuali conseguenze finali occorre aspettare di vedere se le società retrocesse faranno ricorso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA