Al via sabato la colletta alimentare sono in aumento le richieste di aiuto
Al via sabato la colletta alimentare sono in aumento le richieste di aiuto
A Siracusa il responsabile nazionale dell’inizativa del Banco Alimentare
SIRACUSA – Riparte la colletta alimentare, la tradizionale maratona di altruismo e solidarietà che da diciotto anni spinge cittadini e volontari a darsi appuntamento davanti a supermercati e centri commerciali per permettere ad oltre due milioni di indigenti di sfamarsi. In pratica, chi acquista per sé e la propria. I poveri conclamati in Italia sono 1 su 10, ed è a loro che si rivolge l’iniziativa di sabato. I punti vendita regionali, sparsi per tutta la Sicilia, sono 850, dei quali ben 250 a Catania e 104 nella provincia aretusea. Latte, biscotti, olio, caffè, scatolame, pelati e pasta sono soltanto alcuni dei prodotti che mani misericordiose e attente al prossimo trasferiranno dalle proprie buste della spesa ai volontari del banco alimentare. Sono loro che fanno da filtro tra le donazioni di cittadini e il gran numero di bisognosi che nel banco vedono un’occasione di sopravvivenza. In previsione della raccolta, i volontari stanno seguendo precisi corsi di formazione. «Sono incontri per preparare i nostri “angeli” all’importante funzione che li attende – dice Fabio Prestia, direttore regionale del Banco Alimentare – nei quali si sottolinea quanto sia educativo sia il gesto del donare qualcosa, ma anche quello di impegnarsi per ore nella raccolta attiva. Si può riassumere tutto in una frase di Gesù, “a che vale conquistare il mondo, se poi si smarrisce se stessi? ”». I volontari ieri hanno conosciuto il responsabile nazionale della colletta alimentare, Federico Bassi, attualmente in visita per le sedi isolane e che fornisce i dati della povertà nazionale: «La situazione è drammatica, quasi tragica – dice Bassi- basti pensare che fino a due anni fa l’Istat fotografava 4 milioni di poveri, e quest’anno il dato è balzato a 6 milioni. Un incremento di due milioni è davvero considerevole. Siamo consapevoli che la nostra iniziativa non potrà mai aiutare tutti, ma di certo è un aiuto. Le 8.900 strutture caritative riescono a dare da mangiare a due milioni e mezzo di poveri con il cibo della colletta. Sabato si mobiliteranno 135 mila volontari per coprire ben 11mila punti vendita. Inoltre, contiamo sull’apporto di 70 mezzi messi a disposizione dall’Esercito italiano e 150 da Poste italiane. Ma la cosa più bella è che non si contano i cittadini e i volontari che a titolo personale metteranno a disposizione l’auto o il proprio furgone».