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Caltanissetta, il «Pesce d’Aprile» del sindaco diventa un caso

Caltanissetta, il «Pesce d’Aprile» del sindaco diventa un caso

L’ufficio stampa del Comune aveva diramato un comunicato bufala: «Tassa da 50 euro a testa per la Settimana Santa». L’opposizione: «Il sindaco renda conto dello scherzo in Consiglio comunale»

Di Redazione |

Diventa un caso politico lo scherzo del primo aprile del Comune di Caltanissetta. Sei consiglieri comunali dell’opposizione (Aiello, Adornetto, Failla, Favata, Magrì e Dorato) hanno chiesto una relazione al segretario generale «sulla regolarità e legittimità delle azioni poste in essere dal sindaco». I sei consiglieri ricordano che «in data 1 aprile per disposizione del sig. sindaco, a mezzo dell’Ufficio stampa del Comune ed a firma dell’addetto stampa, e pertanto utilizzando le attrezzature ed i canali istituzionali, veniva diffusa la notizia che il primo cittadino, con propria determinazione aveva istituito una tassa di euro cinquanta per ogni nucleo familiare a sostegno della promozione della Settimana Santa. La notizia, che aveva già avuto diffusione regionale, veniva smentita nell’ora successiva, annunziando che si era trattato di una burla, e per la precisione di un “Pesce d’Aprile”». I 6 consiglieri comunali «ritengono inopportuno, in un momento storico così delicato fornire notizie burlesche alla cittadinanza, già afflitta da problematiche di sussistenza, che per altro sono lesive dell’immagine dell’Istituzione, travisando per altro l’obiettivo proprio dell’informazione istituzionale per obiettivi di visibilità personale, e svilendo il ruolo dei professionisti della stampa locale, che hanno tratto affidamento della veridicità della notizia proprio perché diffusa dall’Ufficio stampa del Comune, diventando loro malgrado strumenti di detta imbarazzante bufala. Pur prescindendo dagli evidenti elementi di inopportunità – si legge nella nota di Aiello, Adornetto, Failla, Favata, Magrì e Dorato – non sfugge che il sindaco abbia fatto uso degli Uffici comunali, e nello specifico dell’Ufficio stampa per avviare una propria personale iniziativa avulsa, anzi del tutto estranea agli obiettivi statutari dell’Ente e dai propri poteri e doveri, finalizzata ad accrescere il proprio consenso presso la cittadinanza. Nell’ambito delle necessarie attività ispettive necessarie al buon andamento della macchina amministrativa ed al decoro istituzionale, i consiglieri hanno inoltre chiesto se prima di agire il Sindaco abbia preliminarmente consultato il Segretario generale sulla legittimità delle azioni poste in essere».

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