A19, nuove vie alternative per mezzi pesanti
A19, nuove vie alternative per mezzi pesanti E si tratta sul volo tra Palermo e Catania
Ma sul web cresce la rabbia di tanti siciliani indignati FOTO
PALERMO – Si continua a lavorare su più fronti per cercare di ridurre i disagi dopo la chiusura dell’autostrada A19 Palermo-Catania a causa della frana che ha investito i piloni del viadotto Himera all’altezza di Scillato. Ieri era stata data notizia dell’aumento dei treni “veloci” (tre ore!) tra le due città puù importanti della Sicilia (dal 3 maggio saranno 14 i convogli che viaggeranno sulla tratta ferroviaria), oggi invece l’Anas ha invidiuato e comunicato alcune variazioni ai percorsi alternativi soprattutto per mezzi pesanti, pullman e mezzi di soccorso, viste anche le difficoltà incontrate da tanti automobilisti nelle due strade statali che si è costretti a percorrere per bypassare la zona chiusa dell’autostrada. E nel frattempo continuano i contatti fra Regione, società aeroportuali e compagnie aeree per istituire un volo Palermo-Catania con prezzi abbordabili e procedure d’imbarco facilitate in modo da diventare competitivo con gli altri mezzi di trasporto.
PERCORSI ALTERNATIVI
Per i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate diretti a Catania, il percorso consigliato è verso l’autostrada A20 Palermo-Messina e A18 Messina-Catania, con uscita allo svincolo di Buonfornello dell’A19. Percorso inverso per i veicoli diretti a Palermo.
Per gli autoveicoli con massa complessiva inferiore alle 3,5 tonnellate diretti a Catania, invece, il percorso alternativo consigliato è individuato dallo svincolo di Scillato sulla strada statale 643 e successivamente sulla strada statale 120 fino allo svincolo di Tremonzelli sull’A19. Percorso inverso per i veicoli diretti a Palermo. Tale percorso è consigliato anche agli autobus destinati a servizio pubblico di linea oltre che ai mezzi di soccorso.
Infine, per gli utenti che utilizzano l’autostrada per gli spostamenti locali, quale ulteriore percorso alternativo si consiglia l’uscita dall’autostrada allo svincolo di Resuttano proseguendo sulla strada provinciale 19 fino ad Alimena; lungo la strada statale 290 fino al bivio Madonnuzza; lungo la strada statale 120 fino al bivio Geraci; lungo la strada statale 286 fino allo svincolo Castelbuono con immissione sull’autostrada A20.
FRANA APPRODA SU GOOGLE MAPS
Intanto la frana che ha tagliato a metà la Sicilia è già approda anche su Google maps. Il sistema di navigazione stradale satellitare ha infatti già registrato l’interruzione dell’ autostrada, per una lunghezza di 31,8 chilometri, tratteggiando il percorso tra gli svincoli di Scillato e Tre Monzelli che non sono più percorribili. I percorsi alternativi diventano quindi più facilmente consultabili anche sul web.
COLLEGAMENTO AEREO
L’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, che per domani a mezzogiorno a convocato nella sede dell’assessorato a Palermo un incontro con i presidenti delle società che gestiscono gli aeroporti siciliani Falcone Borsellino, Fontanarossa e Comiso per istituire un volo regionale interno, che colleghi Palermo a Catania. «Bisogna capire – ha detto l’assessore – qual è il numero di frequenze, i posti disponibili per i passeggeri e che tipo di servizi connessi possono essere previsti». Intanto Ryanair ha deciso di fare uno studio di fattibilità per il collegamento aereo, Alitalia si è detta disponibile a una discussione, e anche vettori più piccoli come FlyHermes e ChallenJet sono disposti a sedersi a un tavolo per valutare la situazione magari prendendo in cosiderazione anche l’aeroporto di Comiso.
ANCHE I PORTI VALIDA ALTERNATIVA
Non solo strade, treni auto e aere. Confartigianato Trasporti suggerisce di considerare come alternativa per il trasporto delle merci anche le vie del mare. «In questo momento il percorso via mare ci appare una valida alternativa per evitare ingorghi e lunghe file – spiega Pezzati -. Questo, soprattutto in vista della stagione estiva, quando il flusso di mezzi sarà maggiore. In attesa che venga realizzata la bretella, la Regione siciliana potrebbe mettere a disposizione per il trasporto merci i traghetti dell’Isola che eseguirebbero, ad esempio, le tratte Trapani-Messina e Termini Imerese-Messina».
Ma corre la rabbia di consumatori e utenti
Ma tutte le soluzioni tanpone che si stanno cercando di trovare non placano la rabbia di consumatori e utenti. La frana ha provocato anche la nascita su Facebook del gruppo “Adesso Basta!!!”, che in tre giorni ha già registrato oltre 15 mila adesioni da parte di siciliani indignati per l’ennesimo disastro che ha interessato la Regione. E nel frattempo le associazioni Adiconsum Palermo-Trapani, Confcommercio Palermo, Confindustria Palermo, Confartigianato Palermo e Cisl Palermo-Trapani hanno promosso una “class action” contro la Pubblica amministrazione per il cedimento del viadotto Himera, che ha provocato l’interruzione dell’autostrada Palermo-Catania e gravissimi danni all’economia siciliana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA