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Caltanissetta, sigilli della Dia a beni per quasi 5 milioni di euro

Caltanissetta, sigilli della Dia a beni per quasi 5 milioni di euro

Sequestrati case e terrenI a Nicolò Falcone di Montedoro e Antonio Calogero Grizzanti di Sutera ritenuto esponenti di cosa nostra e confiscata azienda a Giuseppe Trubia di Gela ritenuto vicino ai clan

Di Redazione |

La Dia di Caltanissetta ha sequestrato beni per quasi 5 milioni di euro. I provvedimenti sono stati disposti dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su proposta del direttore della Dia e riguardano due appartenenti al vertice dei clan nisseni giudicati da Giuseppe “Piddu” Madonia. Si tratta in particolare di Nicolò Falcone, 66enne di Montedoro, ritenuto “uomo d’onore” e capo dell’omonima famiglia mafiosa e Antonio Calogero Grizzanti, 58enne di Sutera considerato il “reggente” dell’omonima famiglia mafiosa (nei confronti del quale è stata anche disposta l’applicazione di misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale). Sotto sequestro sono finite cinque aziende agricole, 10 fabbricati, 98 terreni per complessivi 66 ettari e 6 conto correnti per un totale di circa 3,5 milioni. Nei giorni scorsi, la Dia di Caltanissetta ha, inoltre, eseguito un decreto di confisca disposto dal Tribunale di Caltanissetta su proposta del procuratore della Repubblica di Caltanissetta nei confronti di Giuseppe Trubia, 43 anni di Gela risultato imprenditore, che, se pur per un periodo limitato di tempo, era risultato in atti “ a disposizione” dell’organizzazione mafiosa gelese, con la conseguente confisca di quote di una società di costruzioni con sede a Gela, operante nel settore degli appalti pubblici e di un terreno, per un valore di circa 1,2 milioni di euro.

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