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PalaNitta destinato a ospitarei migranti, «sfrattato» lo sport

PalaNitta destinato a ospitarei migranti, «sfrattato» lo sport

L’impianto sportivo di Librino scelto come «centro di prima accoglienza» per dare un tetto agli ultimi immigrati sbarcati a Catania, annullati gli stage del settore giovani del Catania Calcio a 5.

Di Redazione |

CATANIA – Dal 9 giugno, giorno in cui sono sbarcati a Catania, decine di migranti hanno trovato accoglienza al PalaNitta. E la trasformazione tenporanea e forzata dell’impianto sportivo di LIbrino in una sorta di “centro di prima accoglienza” ha fatto saltare gli stage del settore giovani del Catania Calcio a 5. La denuncia è del presidente dell’associazione sportiva, Antonio Marletta: «In questo momento è impossibile lavorare – dice – L’emergenza sbarchi è reale, ma Librino possiede un impianto sportivo fruibile e che per oltre un anno è stato la casa dei giovani del quartiere. Così c’è il rischio che quanto fatto venga vanificato». «I genitori dei ragazzi interessati agli stage e all’attività giovanile – si legge in una nota dell’associazione – venuti a conoscenza delle condizioni igienico-sanitarie del PalaNitta, temono che i processi di sanificazione e disinfezione non vengano effettuate nel migliore dei modi e dunque hanno paura per la salute dei loro figli». «Mi auguro che tutto possa risolversi in tempo record – conclude Marletta – per poter continuare a lavorare mirando alla crescita e all’espansione del quartiere di Librino attraverso lo sport».

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