TAOFILMFEST Eva Longoria «Ero il brutto anatroccolo»
TAOFILMFEST Eva Longoria «Ero il brutto anatroccolo»
L’attrice statunitense di origine messicane ora è impegnata nel sociale: «Aiuto le donne»
E’ stata definita la donna “più hot del mondo” ma lei sembra non curarsene troppo, tutta presa in questa fase della sua vita dall’impegno sociale e umanitario. Di famiglia messicana, è impegnata a favore degli ispanici e degli immigrati dal Messico agli Usa. Ecco la bella e intelligente Eva Longoria lanciata da “Casalinghe disperate” la serie tv divenuta cult anche in Italia. La Longoria a Taormina ieri sera ha ricevuto sul palco del Teatro Antico il Premio Humanitarian Taormina Award assieme a Dawn Allen e Serge Rakhlin. Vincitrice di numerosi Golden Globe e di altri prestigiosi premi per il suo ruolo della Signora Gabrielle Solis in “Desesperate housewifes”, capricciosa e tutta curve, è entrata nella classifica delle dive più sexy. I flash e le telecamere ieri sera tutti per lei che sembra non curarsene tanto. Il suo fidanzato è il giovane cestista Tony Parker. Bruna, vestita di scuro, capelli raccolti, davanti a una platea di giovani, dice: «E’ stata una esperienza molto divertente quella della serie tv durata otto anni. Ho lavorato con persone di valore e ho imparato molto». La serie si è conclusa tre anni fa ma la Longoria che, come Pamela Anderson ieri, è qui per i suoi meriti nel campo umanitario, ha presentato la sua Eva Longoria Foundation nata per aiutare la gente ispanica come lei, emigrata negli Stati Uniti e quella che rischia la vita per passare la frontiera. Ha sorpreso tutti per la consapevolezza del suo dovere di fare qualcosa per le donne meno fortunate di lei. «Abbiamo superato gli uomini nella mia famiglia formata da tantissime donne istruite: sono grata a mia madre, alle zie, alle sorelle che mi hanno insegnato l’ importanza dell istruzione per raggiungere il successo. Le donne cambieranno il mondo». «Con la mia fondazione mi occupo di istruzione e di programmi per sviluppare l’imprenditoria. Questo programma lo abbiamo esportato in Messico dove aiutiamo anche le donne ad aprire le loro attività cambiando la loro vita». Che rapporto ha con la bellezza? «Sono cresciuta come il brutto anatroccolo della famiglia ma l’umorismo mi serviva da autodifesa. Avevo tre sorelle tutte bionde con gli occhi chiari e io ero davvero bruttina, una nerd, la sfigata della famiglia. Ho pensato anche di essere stata adottata». E’ una grandissima sostenitrice di Obama e del suo programma sanitario. La cucina è l’altra sua passione. Ed è infatti abbastanza in carne. «La mia ricetta preferita? La Tortilla soup. La conoscete? E’ un piatto messicano, con molto peperoncino. Delizioso».