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E’ morto a Roma a 92 anni Francesco Rosi, regista e sceneggiatore legato alla Sicilia

E’ morto a Roma a 92 anni Francesco Rosi, regista e sceneggiatore legato alla Sicilia

Il suo capolavoro è “Salvatore Giuliano” del 1962, inchiesta sul bandito di Montelepre

Di Giorgio Romeo |

«Il cinema serve a far riflettere su tutti gli aspetti della nostra cultura, perché è un confronto con le vittorie che si sono realizzate sulla realtà sociale. Questo non lo possiamo dimenticare mai». È morto oggi a Roma, all’età di 92 anni, il grande regista e sceneggiatore Francesco Rosi. Autore simbolo del cinema italiano d’impegno civile, ha firmato alcune delle pellicole entrate nella storia come “Salvatore Giuliano”, “Le Mani sulla città” (1963), “Il Caso Mattei” (1972), “Cadaveri Eccellenti” (1975). Già aiuto regista di Luchino Visconti per la realizzazione de “La Terra Trema” nel 1948, Francesco Rosi seppe filmare come pochi la Sicilia. Il suo capolavoro, “Salvatore Giuliano” del 1962 è un’inchiesta sulla vita del bandito raccontata attraverso dei flashback in ordine non cronologico in cui il protagonista non appare mai. «Fu per l’epoca un’intuizione incredibile – spiegava nel 2013 il suo ”allievo” Giuseppe Tornatore al 59° Taormina Film Fest – una storia che comincia dalla fine e che piega la logica del tempo narrativo a quello dell’indagine. A distanza di cinquant’anni qualunque cosa si dovesse scoprire sul caso Giuliano il film sarà sempre il più opportuno». Grande innovatore anche dal punto di vista tecnico, riuscì in piccoli “miracoli” con i mezzi a sua disposizione, come la coesistenza di audio in presa diretta e doppiaggio, un azzardo che oggi non sfiora nemmeno lontanamente la mente di registi e tecnici. Premiato a Venezia nel 2012 con il Leone D’Oro alla Carriera, Rosi ha mietuto nel corso degli anni da Berlino a Cannes, numerosissimi premi. L’ultimo film da lui diretto risale al 1997 – “La Tregua”, tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi –, nel 2012 pubblicò il volume “Io lo chiamo cinematografo” (Mondadori) in collaborazione con Giuseppe Tornatore.

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