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Enna, al via i corsi di medicinaaggirato il divieto del Miur

Enna, al via i corsi di medicina aggirato il divieto del Miur

In prima fila il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, sul palco l’assessore regionale Bruno Marziano, il Rettore dell’ateneo romeno, il Direttore Generale e il Presidente della regione di Galati L'INAUGURAZIONE

Di Redazione |

«Enna è votata alla pace e al Mediterraneo. E qui nascerà una terza università perché in questi ambiti il capoluogo potrà giocare un ruolo significativo di crescita e distensione». Lo annuncia Mirello Crisafulli, amministratore del “Fondo Proserpina”, interfaccia dell’Università romena ad Enna, nel corso della cerimonia ufficiale di apertura della Facoltà di Medicina dell’Università Dunarea de Jos. In prima fila il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, sul palco l’assessore regionale Bruno Marziano che parla a nome del Governo, il Rettore dell’ateneo romeno, Iulian Gabriel Birsan il Direttore Generale della stessa università, Cesar Bichescu, il Presidente della regione di Galati, Bacal Baça.  

La cerimonia si tiene all’auditorium dell’istituto commerciale di Enna Bassa mentre le lezioni si terranno in uno stabile che, fino a qualche tempo fa, ospitava gli uffici del collocamento. «Area nitta un temi trona, (l’aria pulita non teme i tuoni) », aggiunge Crisafulli. Il presidente dell’Università Kore di Enna, Cataldo Salerno, saluta i 44 studenti dei 66 iniziali, che hanno superato il test di romeno, tutti schierati in camice bianco e ricorda come i test di accesso alle facoltà di medicina che si fanno in Italia «sono un assurdo sul piano scientifico. Chi non capisce il cambiamento delle università é un perdente».  

Di «baronie mediche che hanno sfregiato le università italiane» parla l’avvocato e professore universitario alla Sapienza di Roma, Augusto Sinagra nella sua lectio magistralis ricordando che l’estensione della Dunarea è in perfetta linea con il trattato di Lisbona. E i giovani studenti italiani che intervengono in romeno, si rivolgono ad un giornalista che, qualche mese fa, gli avrebbe ricordato la difficoltà di imparare il romeno: «in soli due mesi – dicono – noi ce l’abbiamo fatta».

«Nei prossimi giorni pubblicheremo due avvisi per 18 milioni di euro destinati a 600 giovani ricercatori siciliani e 100 specializzandi». Lo annuncia Bruno Marziano, assessore regionale all’Istruzione ad Enna per la cerimonia di apertura della Facoltà di Medicina dell’Università romena Dunarea de Jos. Marziano, che ha rassicurato gli studenti di Enna «avrete gli stessi diritti degli altri studenti italiani e siciliani”, ha annunciato la volontà di lavorare anche con altri assessorati per utilizzare al meglio le risorse economiche.

«In Sicilia non abbiamo bisogno di commissari, ce la facciamo da soli». E a proposito della formazione professionale ha annunciato che già dal 16 gennaio 10 mila ragazzi potrebbero tornare a frequentare i corsi .«Devo però lanciare un grido d’allarme. Questo settore non si riprenderà se ognuno di noi non fa la propria parte – ha aggiunto Marziano – La regione deve avere il coraggio di dichiarare lo stato di crisi del settore e il governo nazionale deve avviare un tavolo tecnico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA