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Immigrazione, un altro molo pieno di bare

Immigrazione, un altro molo pieno di bare ma l’Europa continua a restare indifferente

L’arrivo a Palermo dei superstiti dell’ultimo naufragio

Di Redazione |

PALERMO – La nave rifornitrice Etna della Marina Militare con 767 migranti raccolti in diverse operazioni nel Canale di Sicilia è approdata in mattinata nel porto di Palermo. Tra i migranti sbarcati anche i superstiti dell’ultimo naufragio avvenuto davanti le coste libiche; sul gommone viaggiavano circa 90 persone ma i soccorritori sono riusciti a recuperare, oltre a 39 naufraghi, solo dieci cadaveri. Sulla nave – che solitamente trasporta carburante – tra i 767 profughi c’erano anche 68 minori e 15 feriti gravi trasferiti subito in ospedale, oltre alle dieci salme recuperate in seguito al naufragio. Le bare con le salme sono state portate sul molo e messe tutte in fila: un’immagine drammatica alla quale ormai le nostre coscienze sembrano aver fatto l’abitudine. Sono bare semplici costruite con tavole di abete chiaro. Le bare sono state prima sistemate sul molo poi sono state trasferite sulla nave e sono state poi riportate giù con le salme.

Tra i sopravvissuti c’è chi ha perso un braccio e chi è rimasto gravemente ustionato dal carburante, chi ha rischiato di annegare e ha ancora i polmoni pieni d’acqua e chi è rimasto ferito nella calca, chi è sotto choc e chi piange. Ma ci sono anche molti migranti che hanno la scabbia. A bordo, secondo quanto raccontato, durante la navigazione sarebbero stati vissuti anche momenti di forte tensione perchè tra i superstiti ci sono persone che hanno perso i loro cari. I migranti sarebbero provenienti soprattutto del Ghana, della Costa D’Avorio e della Guinea. Subito dopo le prime operazioni, sono stati trasferiti in centri Caritas e nei locali di alcune parrocchie cittadine. Don Sergio Mattaliano, presidente della Caritas di Palermo, lancia un appello: «Servono vestiti, scarpe se ci sono persone che possono portarci vestiti in Caritas lo facciano perché sono in arrivo nelle prossime settimane migliaia di migranti e non abbiamo più nulla da dare».

Sul molo ad accogliere i migranti c’era anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: «L’arrivo di questa nave – ha detto – è la conferma della gravità della situazione. Nell’ultima settimana a Palermo sono arrivati 2 mila migranti. Nel Canale di Sicilia ci sono stati altri morti. Ma l’Europa continua a guardare dall’altro lato». Il sindaco ha aggiunto che dal punto di vista dell’accoglienza – nonostante l’alto numero di migranti che arrivano ogni giorno – «tutto sta funzionando bene»; «quello che non funziona – ha spiegato è l’indifferenza dell’Europa, tutto si è scaricato sulla cultura dell’accoglienza dei siciliani».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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