Social Card: ma il reddito di cittadinanza va dichiarato?
Social Card: ma il reddito di cittadinanza va dichiarato?
Il ddl presentato all’Ars e i possibili nuovi introiti per le famiglie povere in Sicilia. Come gestirli
Il reddito di cittadinanza potrebbe presto diventare realtà per le famiglie siciliane. Il Ddl contro la povertà presentato all’Ars Sicilia potrebbe sancire l’approvazione di nuove risorse in favore delle famiglie, che riceverebbero una Social Card – o carta acquisti – da utilizzare per le normali spese quotidiane. Secondo le ultime disposizioni fiscali, anche carte di credito saranno incluse nel calcolo Isee 2015. Come ci sin comporterà, invece, per ciò che riguarda le carte prepagate messe a disposizione dalla Regione?
La Social Card vista con gli occhi del Fisco
Secondo quanto previsto dal disegno di legge, 250mila famiglie riceveranno aiuto da parte della Regione. Il reddito di cittadinanza sarà pari alla differenza tra il reddito disponibile (ricavato dalla dichiarazione Isee) e la soglia di povertà assoluta calcolata dall’Istat. Il reddito aggiuntivo derivato dalle Social Card non possono certo essere equiparate alle tradizionali carte di credito o alle prepagate che gli istituti di credito forniscono come servizi integrati a conti correnti o a un codice virtuale. Il reddito aggiuntivo che i cittadini otterranno dalla carta acquisti dovrà essere trattato in maniera differente in sede di dichiarazione fiscale.
La social card è un sussidio sociale
A livello fiscale, il reddito di cittadinanza concesso alle famiglie siciliane – qualora venga approvato – dovrà essere considerato come un sussidio sociale pubblico. Ciò significa che esso non dovrà comparire all’interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica 2015. Esso, tuttavia, verrà utilizzato dall’Inps, che già lo possiede nella propria banca dati, per il calcolo dell’indicatore. Per ciò che riguarda le Social Card che sono già in corso di erogazione da parte dell’Inps, non ci sarà alcuna interruzione dovuta al’introduzione della Dichiarazione 2015. Ciò significa, ad esempio, che una domanda per l’ottenimento della Carta Acquisti presentata a ottobre del 2014 resterà valida fino alla scadenza annuale dell’ISEE. Per tale ragione, lo spettante riceverà il sussidio fino a ottobre 2015 senza la necessità di presentare una nuova domanda o dichiarazioni integrative.
Il nuovo corso del Fisco sulle carte di credito
La precisazione era doverosa alla luce delle nuove modifiche di legge apportate in relazione al nuovo corso fiscale italiano varato dal Governo. L’Inps, infatti, ha confermato che nella dichiarazione fiscale riguardante l’attività contributiva del 2015, sarà necessario inserire all’interno della DSU anche le carte di credito, le carte conto e le carte prepagate, indicando saldo finale al 31 dicembre e giacenza media. Discorso che, evidentemente, non si applica alle tessere sussidiarie erogate dagli enti pubblici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA