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Messina sconfitto, alla Reggina il derby dello Stretto: ora serve la vittoria

Messina sconfitto, alla Reggina il derby dello Stretto: ora serve la vittoria

Play out andata, sabato i peloritani dovranno vincere con una rete di scarto per salvarsi

Di Salvatore Pernice |

REGGIO CALABRIA – Il primo round lo vince la Reggina. E tra quattro giorni al “San Filippo” al Messina basterà vincere con una rete di scarto per salvare la pelle e restare in Lega Pro. Ma oggi al “Granillo” gli amaranto hanno messo sotto i rivali d’oltrestretto con un gol in contropiede di Roberto Insigne, fratello dello scugnizzo partenopeo Lorenzo. Nei primi 20 minuti è stato un match equlibrato, anzi il Messina avrebbe meritato un calcio di rigore per un fallaccio in area ai danni di Corona. Il primo squillo amaranto arriva 6 minuti dopo, con un piattone di Armellino che viene disinnescato senza affanno da Berardi. Il Messina, comunque, controlla bene le sfuriate dei calabresi, ma commette l’errore di sbilanciarsi, offrendo il fianco a un contropiede micidiale dei reggini.   E a far male ai biancoscudati è il gioiellino Insigne, che s’invola in contropiede su lancio di Zibert, fa vedere solo la “polvere” a Stefani e con un sinistro ben angolato trafigge Berardi per la gioia dei quasi 10mila tiifosi amaranto. Una batosta per Messina e i mille sostenitori al seguito. I peloritani cercano di affacciarsi dalle parti di Belardi, nel finale di primo tempo, con Altobello. Ma il suo colpo di testa fa il “solletico” al portiere amaranto.   Nella seconda frazione di gioco il Messina scende in campo con un altro piglio, ma offre il fianco alle ripartenze letali della Reggina, con il trio di funamboli Di Michele-Viola-Insigne. Al 60’ arriva l’occasione più ghiotta per il Messina. Ci prova Damonte dal limite dell’area, con un destro velenoso, ma Belardi compie un mezzo miracolo. Di Costanzo decide di gettare nella mischia il castigatore della Reggina, Luca Orlando. L’uomo derby prova a mettere gli effetti speciali, questa volta in rovesciata, ma l’acrobazia non sorprende l’estremo difensore amaranto.   Il Messina insiste, a caccia del pareggio, ma la manovra non trova più sbocchi in area. E i peloritani rischiano anche di beccare il raddoppio, con il delizioso pallonetto di Viola dal limite, ma il portiere Berardi si rifugia in corner volando come un gattone. E’ l’ultimo sussulto di un derby non spettacolare, ma molto tirato. Ora toccherà al Messina ribaltare il risultato. Sabato pomeriggio, al “San Filippo”, il match decisivo per restare tra i professionisti.

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