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Premio Vizzini al giovane Fabrizio Pernice

Di Redazione |

Messina. Uno scatto, una foto. Un clic che diventa cronaca. Ieri come oggi, il fotoreporter conserva l’immagine di testimone diretto, un sacro strumento della verità. Specie quando la foto diventa fotonotizia. Dalle indimenticate Reflex con rullino alle ultramoderne macchine fotografiche digitali, è cambiato il sistema di lavoro. Fotonotizie che in un battibaleno finiscono nelle testate online, senza passare dalle “camere oscure”, con l’odore acre delle pellicole che sfornavano immagini indimenticabili. Il fotoreporter si è evoluto nella tecnica, ma lo spirito e il cuore sono rimasti gli stessi. Oggi come ieri, spesso è il primo testimone di un fatto di cronaca, dalla nera al gossip, fino agli scatti che raccolgono il grido di dolore di chi non ha più nessuno a cui rivolgersi. Vecchi maestri che hanno lasciato un messaggio ai nuovi fotoreporter.

Servono sacrificio, pazienza e spirito libero perché la foto diventi l’avamposto della verità. E uno di questi maestri era Michelangelo Vizzini, scomparso all’età di 89 anni il 15 maggio del 2009. Un maestro del fotogiornalismo messinese che ha attraversato diverse generazioni con la sua inseparabile Rolleflex.

Collaboratore di quotidiani e periodici (Gazzetta del Sud, La Sicilia, Il Tempo, Panorama) ha immortalato personaggi e fatti di cronaca dal Dopoguerra a oggi, cominciando con una macchina fotografica che si era costruita al fronte, con pezzi di cartone. Nato a Grotte, in provincia di Agrigento, di ritorno dalla Guerra conobbe Antonia che di lì a poco sarebbe diventata la sua inseparabile compagna. Si sposò a Messina e qui rimase facendosi apprezzare per la sua professionalità, ma soprattutto per quella semplicità che caratterizza le persone di talento.

E dedicato proprio a Vizzini, la terza edizione del prestigioso premio di fotogiornalismo quest’anno ha visto emergere il giovane fotoreporter messinese Fabrizio Pernice, che si è aggiudicato il primo posto con una foto originale che ritrae Renato Accorinti “sommerso” dallo spumante dopo l’elezione a sindaco di Messina. Uno scatto che racchiude l’attimo fuggente, irripetibile, che solo una foto può raccontare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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