Messina
Taormina, la Regione “sfratta” trenta anziani
Taormina. A rischio di imminente di “sfratto” almeno 30 anziani ospiti della casa di risposo “Carlo Zuccaro”. Uno speciale dipartimento dell’assessorato regionale della Famiglia, Politiche sociali e Lavoro ha, infatti, decretato la revoca dell’iscrizione allo speciale albo delle case di riposo dell’associazione “istituto Sant’Alessio”, che si occupa della struttura, cancellando il sodalizio dalle istituzioni pubbliche. Ciò perché la casa di riposo di contrada Sant’Antonio non sarebbe più idonea per ospitare gli “over”. Non avendo cioè a disposizione un complesso con tutti i crismi, per l’assessorato il sodalizio viene depennato e la casa di risposo rischia di chiudere. Da tempo si chiedono interventi strutturali di Palazzo dei Giurati da eseguire nella struttura. Secondo i vertici dell’associazione, sarebbero le inadempienze comunali che avrebbero determinato questo procedimento nei confronti del centro di assistenza anziani che, di fatto, ha ufficialmente chiuso i battenti.
Se non si prenderanno gli opportuni provvedimenti, potrebbe essere un evento disastroso per il tessuto sociale della Perla. La vicenda nasce da una nota dell’Asp dello scorso 5 maggio, con la quale si segnalavano gravi criticità di natura igienico-sanitaria, nonché carenze strutturali nella casa di riposo. A questa è susseguita una relazione ispettiva del funzionario, incaricato dall’assessorato regionale competente, che ha confermato le carenze riportate. L’ispezione si è conclusa con una diffida al sodalizio, che si occupa della gestione, al quale si richiedeva di realizzare le opere necessarie. Nel frattempo, si sono susseguiti i sopralluoghi da parte dei funzionari comunali. Ma nulla di concreto è stato effettuato e l’associazione che si occupa della gestione, a sua volta, ha diffidato lo scorso 7 dicembre il Comune di Taormina, legittimo proprietario della struttura, a effettuare i lavori necessari al ripristino delle condizioni che avevano consentito l’iscrizione all’albo regionale.
Stando all’assessorato regionale, dunque, non è stato effettuato alcun intervento per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie, presupposto necessario per garantire il benessere degli anziani e, conseguentemente, l’associazione non risulta più inserita nello speciale albo. Insomma, “chiusi i battenti” di una attività che da tempo si occupa dell’assistenza degli anziani, fermo restando che la casa di riposo taorminese, da quando è stata costruita, resta al centro di contestazioni di varia natura.
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