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La seduta più campale dell’anno finisce sul tavolo di due ministri

Di Laura Curella |

Chissà se il sindaco Federico Piccitto sceglierà di parlare anche di questo, nella conferenza stampa che lui stesso ha preannunciato per i primi giorni di gennaio. Sarà l’occasione per il primo cittadino di tracciare un bilancio dell’anno appena chiuso e di delineare le direttrici del 2017, l’anno della maturità per l’amministrazione a Cinque stelle, quello in cui raccogliere tutti i frutti seminati da giugno 2013 per poi iniziare a programmare i mesi, intensi, in vista della campagna elettorale del 2018.

Quella delle variazioni di bilancio non pare comunque una pagina destinata a chiudersi facilmente, come ha dichiarato il senatore Giovanni Mauro di Forza Italia. “Quanto successo a Palazzo dell’Aquila nella notte tra il 30 e il 31 ha dell’incredibile – ha sottolineato Mauro – mai era capitato, durante una seduta consiliare, di vedere arrivare la polizia a raccogliere le dichiarazioni dei presenti e la documentazione su una battaglia politica che, a questo punto, impone interventi da parte di tutti gli organismi di controllo competenti. Annuncio, pertanto la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno e al Ministro dell’Economia per comprendere, sul piano della liceità delle procedure, cosa è accaduto al Comune. Se quanto segnalato dalle opposizioni corrispondesse a realtà, anche solo in parte, vorrebbe dire che la città di Ragusa è caduta nel caos amministrativo”.

Non si è lasciata sfuggire l’occasione di intervenire nemmeno RagusAttiva, cui molti esponenti erano presenti la notte del 30 dicembre per assistere al Consiglio (tra i quali l’ex vice presidente Giorgio Licitra e due ex assessori, Claudio Conti e Giuseppe Dimartino). Il contro meet up, in rotta con Piccitto ormai da tempo, ha sottolineato il mancato voto alle variazioni del pentastellato Maurizio Porsenna. “Nella battaglia combattuta in Consiglio Comunale in questo fine anno, per giungere all’approvazione delle variazioni di Bilancio, il consigliere Porsenna è stato il più furbo. Viene naturale chiedersi se volesse non approvare l’atto o è stato semplicemente un abile calcolo per non assumersi alcuna responsabilità. Certamente la dichiarazione con cui la consigliera, nonché nostra attivista, Marabita, alle tre del mattino, denunciava le gravi illegittimità dell’atto posto in votazione ed andava via dicendo che non avrebbe potuto votarlo, lo hanno agevolato in tale calcolo. Farebbero bene a chiederglielo i consiglieri del suo gruppo che invece l’atto lo hanno votato”.

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